Rieccomi qui.
Non ho scritto per tanto tempo. Per una serie di motivi.
Primo su tutti sono stata presa da altro che mi ha portato via molte energie.
E
molta pazienza.
Principalmente in questi mesi ho riaperto i libri e dato
alcuni esami.
E sono rientrata in Italia per i vari appelli.
Tutti gli esami sono andati abbastanza bene. Sono io che ho
rischiato di impazzire.
Ovviamente ironizzo, ma ci sono state delle giornate in cui
ci sono andata abbastanza vicino.
E’ strano quando riapri i libri e non hai più 20 anni ma
invece hai 10 anni di contributi alle spalle.
Sono cambiata tanto in questi anni ed è cambiato molto il
mio modo di rapportarmi a un esame.
Io da studentessa poco volenterosa a cui bastava il minimo
per andare avanti (il mio motto era massimo
risultato=minimo sforzo) sono arrivata ad essere una perfezionista quasi
esagerata.
E forse mi preferivo
prima.
Sicuramente vivevo
meglio. E avevo più vita sociale.
Essere uno studente a tempo pieno è pesante. E’ uno stress
senza limiti, una frustrazione senza limiti. Non è mai abbastanza e ti senti in
colpa se un pomeriggio lo passi in palestra o fai tardi una sera e l’indomani
perdi mezza giornata che potevi dedicare allo studio.
E’ pesante anche perché nessuno ,o almeno molta poca gente capisce
realmente come ti senti e sembra quasi sia un gioco o un modo per passare tempo,specialmente visti i miei 30 anni.
Comunque sono contenta di aver sfruttato questa mia pausa lavorativa forzata ed essermi dedicata
a tempo pieno a una cosa che fino adesso era stata fatta solo nei ritagli di
tempo.
Ho sempre preparato esami tra un volo e un altro e in orari
e situazioni scomode.
Adesso che vivo una situazione “normale” con orari normali e il giusto tempo a disposizione mi fa quasi strano.Giuro.
Nonostante questa mia vita da pseudo-reclusa delle ultime
settimane devo dire che mi sono cercata di ritagliare vari momenti per godermi
questa nuova vita portoghese. E ne sono sempre più colpita.
Adesso sono circa 4 mesi che abito qui e inizio ad avere
delle mie idee meno da turista per caso.
Lisbona è proprio una bella città. Ci sono punti e scorci
che pur avendoli visti cento volte ogni volta che ci ripasso davanti sembra la
prima volta. Parlo soprattutto dei miradouros ovvero dei punti (o terrazze)da
cui si possono godere delle viste meravigliose che lasciano senza fiato.
Sono venuti vari amici a trovarci. E mi diverto un sacco a
fare da cicerona per la città.
La città pur essendo una capitale non è poi così grande ed
molto piacevole camminare e intrufolarsi in stradine o calçadas.
Qui cammino
tantissimo.
Non camminavo
così tanto da anni.
Ogni volta che torno
in Italia mi rendo conto quanto sia limitante il fatto che si preferisca quasi sempre l’auto
piuttosto che una sanissima passeggiata o l'utilizzo di un mezzo pubblico.
Colonne di
macchine in fila con guidatori scorbutici che inveiscono sugli altri perchè
intasano le strade.Come se loro stessero facendo una cosa differente.
Ho anche
acquistato una bici che uso per fare lunghe passeggiate sul lungo Tejo che è
proprio davanti casa nostra.
Il costo della
vita è decisamente basso anche se devo dire proporzionato agli stipendi, bassi
anche loro.
La crisi c’è
anche qui.Senza dubbio si avverte.
Ma la città è
comunque molto curata,i mezzi funzionano perfettamente così come gli uffici
pubblici e il portoghese medio ha un senso civico che in Italia abbiamo solo in
pochi.
Insomma in queste
settimane mi sono dedicata ad osservare questa nuova città e i suoi abitanti.
Sto cercando di
farmi l’orecchio con il portoghese ma ancora la strada è lunga.
E il mio spagnolo
non mi aiuta ma anzi,mi induce continuamente all’errore.
Ecco a voi la nuova lingua
denominata portignol di cui io sono in assoluto la regina.Ma in fondo ci
capiamo lo stesso e ancora per poco ce lo facciamo andare bene.
Insomma...avrei
mille cose da raccontarvi.Non è una città che può solo essere descritta.Bisogna
viverla per capire realmente di cosa si sta parlando. E chi ci è stato o ci ha vissuto sa a cosa mi
riferisco.
Però che Lisbona fosse innegabilmente stupenda, per certi versi me lo immaginavo anche.Ciò che non mi immaginavo minimamente è quanto fosse meravigliosa la città di Porto.
Ma Porto merita
senza dubbio un post a parte.
Ve ne parlerò nei
prossimi giorni.
A presto