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sabato 4 marzo 2017

(56)Treno per Lisbona-Vlog-

 🇮🇹Ciao a tutti!
Stavolta ho voluto fare un post diverso e mi sono imbattuta in una versione molto amatoriale di un Vlog.

Sono partita da Porto (o Oporto in italiano) e sono arrivata a Lisbona in treno.
Questa non è una guida di Lisbona.
Più che altro racconto quali sono i luoghi che più mi piacciono di questa città e quelli a cui sono particolarmente affezionata,avendoci vissuto più di un anno.

In realtà avrei voluto aggiungerne molti di più ma mi sono dovuta contenere altrimenti sarebbe diventato un documentario :)
Ecco a voi il link.

Buona visione.

🇬🇧Hi Everyone!
This time I decided to do a different post and I make a VLOG!
The journey start from Porto Campanha Station to Lisbon Oriente.
This is not a guide,it's just a resume of some of the best Lisbon corners for me  because I lived there one year and I have fantastic memories!

Here the link.

Enjoy 


Clicca qui/ Click here  →TRENO PER LISBONA






lunedì 17 ottobre 2016

(Cap 54) Stereotipi italiani sul Portogallo

Ola bom dia Pessoal!

Sono cambiate un paio di cosucce in questi ultimi mesi.
Direi tante cosucce e il tempo per scrivere è stato poco e nullo.
Ma di questo ne parleremo in un altro momento.

Quello di cui vorrei parlarvi oggi è invece un argomento che ultimamente mi diverte parecchio.
Quando parlo con italiani (che non vivono in Portogallo)o vado in Italia a trovare famiglia e amici inevitabilmente vengo sommersa da giusta e lecita curiosità di vario tipo.

Ma il denominatore comune delle domande lo si può sintetizzare in

Come si vive in Portogallo?

Solitamente replico raccontando il mio punto di vista sul paese, la mia personale esperienza o di quella di qualche amico qui. Creando una piacevole conversazione interattiva con il mio interlocutore.

Altre volte  nel momento in cui cerco di raccontare la mia esperienza mi succede che vengo invece sommersa da una serie di  Opinioni precostituite su persone o gruppi, che prescindono dalla valutazione del singolo caso ed sono frutto di antecedenti processi d’ipergeneralizzazione e ipersemplificazione, ovvero risultato di  false operazione deduttive(Treccani).
Ovvero ,quelli che comunemente vengono chiamati stereotipi.

Una serie di cliché sul Portogallo mi hanno portato alla realizzazione del fatto che in media l’italiano NON ha proprio una idea precisa sul Portogallo e ne parla con una serie infinita di stereotipi e di cose per sentito dire.

Ecco qui alcune “certezze” italiane sulla terra Portoghese e sui suoi abitanti. La maggior parte di queste persone ovviamente non hai mai visitato il paese in questione.

1)Il Portogallo è povero, poverissimo.

Si ha questa idea del Portogallo di terzo mondo. Un paese in uno stato di abbandono e degrado. Gente povera e senza lavoro.
Finchè lo dice un danese beh…posso anche capire il paragone ma quando lo sento dire da un italiano mi viene quasi da ridere.

Il Portogallo è più o meno simile all'Italia. Sono due paesi che attraversano una forte crisi economica, senza dubbio. Ma per il terzo mondo siamo decisamente lontani.
Lisbona è una città moderna e molto confortevole. Se la paragoniamo a Roma purtroppo devo dire che stravince la capitale Portoghese. Pulita, ordinata, estremo senso civico, mezzi pubblici funzionanti e di tutti i tipi(tram, metro, bus, ascensori, elevadores e traghetti di linea che collegano una parte all’altra del fiume Tago ).

2)In Portogallo si parla spagnolo?

Una mia amica tempo fa mi disse “Sono contenta di venire in Portogallo così rispolvero il mio spagnolo”.

Tante, tantissime persone ancora oggi fanno confusione sulle lingue della penisola iberica.
Il portoghese è simile allo spagnolo come l’italiano è simile al francese. Per farvi capire.

Sono lingue neo latine, ci sono moltissime somiglianze ma sono lingue totalmente differenti.
Inoltre tra portoghesi e spagnoli non corre buon sangue (non si odiano ma di certo non si amano) quindi se venite in Portogallo vi consiglio di parlare in Inglese se dovete comunicare perché state certi che anche se non bravissimi in inglese proveranno comunque a darvi una risposta (basti pensare che qui non esiste il doppiaggio dei film stranieri quindi sono abituati alla lingua inglese anche più di noi).
Ma non chiedetelo in spagnolo. Vi guarderanno maluccio e faranno finta di non sentirvi.

3)Il portoghese è identico all’italiano.

Quando sento questa frase mi viene in mente una mattina di inizi Ottobre dello scorso anno.
Ero al Centro da Saude (la nostra ASL) e cercavo di registrarmi  al servizio sanitario nazionale e di mettermi  in lista per avere un medico curante.
La tizia allo sportello presentava la stessa allegria dei nostri corrispettivi impiegati dei corrispettivi uffici italiani. E la stessa predisposizione alle lingue straniere.

Io non capivo NULLA di quello che stesse dicendo.
E lei sicuramente non faceva nulla per farsi capire.

Il problema del portoghese non è sicuramente leggerlo(indubbiamente per noi italiani è semplice)ma capirlo mentre ti parlano. O mentre si parlano.
Io per impararlo benino ci ho messo sei mesi e ancora sono lontana dal definirmi brava.
Quindi NO,il portoghese non è come l'italiano.E non è manco così facile come si pensi.

4)I portoghesi sono come gli spagnoli.
Altra somiglianze con gli altri vicini di confine.
Si tende a pensare che i portoghesi siano caciaroni come gli spagnoli (che poi pure li possiamo aprire un capitolo a parte in quanto a stereotipo come se la Spagna fosse tutta così),facciano la siesta, mangino tapas e bevano fino a notte fonda.

No. Il portoghese medio è moolto più riservato. ll portoghese medio sta sulle sue ed è molto discreto. Io mi riferisco al portoghese del sud o di Lisbona. Nelle zone settentrionali sicuramente hanno un carattere più socievole e aperto ma comunque nulla a che vedere con l’idea (come dicevamo stereotipata a sua volta )che l’italiano ha nei confronti degli spagnoli.

5)Si mangia solo Baccalà.
E’ vero l’alimento principale della cucina portoghese è spesso considerato il baccalà. Ma è ridicolo fermarsi solo a questo. Ci sono tantissime varietà di pesce e di carne cucinate in tantissimi modi.
Non lo avrei detto ma la cucina portoghese dopo quella italiana a mio avviso è la migliore in Europa. Mi riferisco anche e soprattutto ai prodotti base di qualità come l’olio di oliva, pomodori, formaggi ,carni,pesce,vino. 
Insomma i tipici sapori mediterranei .Avevo anche scritto un post al riguardo. Potete vedere qui. (Cap 53)Che se magna in Portogallo?

6) I portoghesi sono persone tirchie.

“Non fare il portoghese..”
Quante volte abbiamo sentito questa battuta riferito a una persona che non vuole pagare?
In effetti questa pare essere una cosa del tutto infondata.

Ne avevo parlato anche qui.(Cap 36)It's a final countdown

Questo modo di dire risale al ‘700 quando il Re del Portogallo inaugurò a Roma uno spettacolo  teatrale il cui ingresso era gratuito ai cittadini portoghesi residenti a Roma, ma pare che alcuni romani si finsero portoghesi per evitare di pagare l’ingresso…quindi in realtà l’idea che abbiamo su questo modo di dire è un po’ distorta in quanto a non voler pagare erano proprio i romani.

Questi sono alcuni dei divertenti commenti degli italiani sul Portogallo.Come credo già sapete mi diverte spesso sentire i punti di vista della gente. 
Quelli sulla Tanzania erano favolosi(morirai di malaria o peggio ancora morirai di fame).
Mi permette di riflettere sulle cose e poi analizzarle a modo mio.
Generalizzando posso dire che l’Italiano è sempre un po’ saputello e ne ha una per tutti.
Gli piace sapere che c’è sempre qualcuno che sta peggio di lui e la cosa lo conforta parecchio.
Questo però in effetti fa parte di quelli che sono gli stereotipi degli italiani all’estero…
Ma di questo ne parliamo la prossima volta.

Adeus :)









mercoledì 23 dicembre 2015

(Cap 51)I Miradouros di Lisbona

Bom dia!

E rieccoci qui.
Ho pensato e ripensato a cosa mi piacerebbe scrivere su Lisbona.

Sulla capitale portoghese è stato scritto tanto. Il web è pieno di notizie ,di Blog e di racconti di vario tipo.
Riuscire a raccontare qualcosa di “diverso” non è facile.
Per questo cercherò di raccontarvi la “mia” Lisbona.
Lisbona vista con i miei occhi e con le sue mille sfaccettature.
Dunque da cosa potrei inziare…

Iniziamo dalle cose più semplici.

Potrei raccontarvi della cosa che credo di amare per eccellenza di questa città.
Ci sono luoghi in cui sono andata 100 volte e non mi stanco mai di ritornarci.

Sto parlando dei Miradouros.

I miradouros  sono le “viste” i “belvedere “della città.
Starei ore ed ore a scattare foto da questi splendidi punti.
In genere quando vengono gli amici a trovarmi ,i miradourous  sono tra le prime cose che mi piace mostrare.
 Anche perché ti  aiuta a renderti conto anche della città che hai li davanti a te.

E sono bellissimi da vedere sia di giorno che di sera.
Infatti con il calar sole e con il gioco di luci lo scenario cambia totalmente offrendo panorami senza eguali.

Il miradouro per eccellenza secondo me è indiscutibilmente quello di Santa Lucia.
La prima volta che vidi questo spettacolo rimasi letteralmente senza fiato.






Il fiume Tago davanti a noi,lo splendido quartiere di Alfama e questo gioco di luci riflesso nelle case colorate.


Mi piace rimanere li fino al tramonto e fotografare la trasformazione del paesaggio.
Proprio li accanto si trova un chiosco in cui sorseggiare una cerveijinha (birra piccola) e godersi lo spettacolo.









Miradouro da Graça
Questo miradouro l’ho scoperto per caso.

Nelle prime settimane a Lisbona c’erano delle giornate in cui camminavo senza una meta precisa,volontariamente cercando di perdermi tra i quartieri e tra le stradine.

Proseguendo dal Miradouro Santa Lucia  volevo percorrere le strade che avevo visto mentre ero sul famosissimo tram 28 e ad un certo punto rimasi senza parole.
Ritrovandomi qui.




Pur essendo un Miradouro abbastanza famoso averlo trovato così casualmente mi emozionò particolarmente.
Rimasi li un tempo che definirei indeterminato in cui avrò scattato una decina di giga di foto.
Anche qui si trova un delizioso chioschetto in cui godersi la vista in una giornata di sole magari assaggiando una dissetante limonata.
Il paesaggio notturno come vi dicevo cambia totalmente e diventa  quasi magico.



La primissima sera in giro per Lisbona invece eravamo io,lui e un amico che abitava già li.
Facemmo vari giri in centro e poi ci portò qui.



Il  miradouro di di Santa Caterina.
La vista del miradouro da sul bellissimo ponte 25 Aprile  e sul Fiume Tago.







Anche qui il solito chioschetto potrebbe diventare la vostra pausa relax e sorseggiare magari stavolta cafesinho o un  bicchiere di vinho verde.
Di giorno in genere è  tranquillo e silenzioso, il weekend nelle ore serali sarete invece travolti da turisti, profumo di cannabis e rasta che suonano jambee .Il che nel contesto ci sta pure bene.



Miradouro de Sao Pedro de Alcantara
Questo miradouro è altrettanto stupendo e offre la visione del lato opposto del  Miradouro da Graça.
Si trova al lato di Barrio Alto tra Chiado e Principe Real. Offre una splendida vista sulla piazza di Martim Moniz  e in alto il magnifico Castelo de Sao Jorge.





Miradouro Nostra senhora da Graça
Questo miradouro è da molti considerato il top.
Proprio perché pare essere il più alto dei Miradouri della città.
Per i temerari consiglio di farlo tutto a piedi e di perdersi tra le stradine per arrivarci.
Incantevole. Non vedo altri aggettivi.





Questi sono quelli che io definirei i Miradouro più belli.
Ma potrei aggiungere anche la stupenda vista che si ha da l’arco di Rua Augusta (a pagamento 2,50 euro) che si trova appunto alla fine di Rua Augusta e in Praça do Comercio







E per finire aggiungerei pure una visita al Miradouro in cima all’elevador de Santa Justa.

Poco considerato ma non è assolutamente da meno agli altri.Anzi.




Questi sono per me senza dubbio alcune delle tappe obbligatorie per chi ha in mente di visitare questa magica città.


Alla prossima ! ;)

mercoledì 9 dicembre 2015

(Cap 50)Winds of change

Sono passati alcuni mesi dal mio ultimo post.


Mesi stressanti ma che mi piace definire "intensi" e ricchi di novità'.

Dove eravamo rimasti...

Dunque tornai in Italia  lo scorso Marzo per vari motivi, lavorativi e non.

Trauma nel trauma.

Per quanto io mi stessi sforzando,cercando di creare una sorta di autoconvincimento,(di cui mi rendo conto solo adesso )in realta' cercavo di scacciare via il mio reale pensiero.
Ovvero...
No.Non faceva per me.
L'Italia non fa per me.
Almeno adesso.In futuro chissa'.

Troppo demotivante.Troppo.

Una volta che hai vissuto fuori e' difficile tornare e riadattarsi a tutti i controsensi italiani.Che sono troppi.

In maniera assurda ho impiegato meno tempo ad ambientarmi in Tanzania o in Portogallo.


Cerco sempre di trovare il lato positivo delle cose e cerco  di "andare oltre" in determinate situazioni.

Ma in questo caso era uno sforzo troppo grande.Mi metteva tristezza stare li.
Al momento l'Italia e' un paese triste.



E...

E poi arrivò una telefonata improvvisa.
Una proposta lavorativa.Un colloquio su Skype. Una partenza imminente.


In meno di 72 ore ho organizzato un trasloco e fatto un biglietto sola andata.

Detta cosi' forse può sembrare che io fossi priva di paura e perplessità'.
Ovviamente non e' andata proprio così.

Per 72 ore non ho quasi chiuso occhio e pensato a tutte le possibili variabili di questa scelta.Pro e contro.Contro e pro.Quasi a farmi scoppiare il cervello.

E' una pazzia lasciare in Italia, a 31 anni ,un lavoro quasi sicuro.
Una pazzia che nessuno fa.
Chi mi garantiva che il nuovo lavoro per quanto allettante sarebbe andato bene?Chi mi garantiva che non me ne sarei pentita per sempre?

Nessuno, purtroppo.


E allora stavolta ho ascoltato me stessa.

E ho scelto.
Quello che volevo in quel momento non era li.
Non era a Roma.Non era L'Italia.

E cosi' via...nuova avventura.E da qualche mese sono ritornata a tempo indeterminato a Lisbona.


Pentita?Per nulla.Lo rifarei altre 100  volte.

Il lavoro e' sempre nell'ambito aeronautico. E mi piace.
L'addestramento iniziale e' stato un po' tosto e quasi tutti giorni pensavo di non farcela.
Anche piu' volte nello stesso giorno,veramente.
Attimi di sconforto autodistruttivi.Al mio solito,insomma.

Un training interamente in inglese su un sistema operativo tutto nuovo e io, diciamo la verità non sono mai stata una grande amante del sistema informatico.

Piu' che altro non avevo mai lavorato con un pc davanti a me.
Una cosa e' usarlo nei momenti di svago, tutt'altra e' utilizzare un sistema operativo pieno di codici , di sigle e di roba a me assolutamente sconosciuta.

Insomma,dopo tanti sbagli e tanta ma tanta pazienza sono riuscita nell'impresa.


Vivere a Lisbona a tempo pieno si sta rivelando più bello del previsto .La città mi piace sempre di più.

E' una città vivibile. Non e' caotica come Roma,la gente e' molto più serena.Lo vedi in ogni piccolo gesto e in normali situazioni quotidiane.
Molto spesso si immagina il Portogallo come un paese povero.L'italiano medio e' convinto che sia molto più povero dell'Italia.
Ma si ricrede subito.Così com'è capitato a me.
Lo vedo dalle espressioni  di vari  amici e parenti che sono venuti a trovarci in questi mesi.
Nessuno si aspetta Lisbona cosi' bella e al contempo così moderna.

Mi piace accompagnare in giro per la città' gli amici che vengono a trovarci(tempo libero permettendo).


Mi piace poter mostrare i lati magici di questa città'.E ce ne sono davvero tanti.E la cosa buffa e' che ne scopro sempre di nuovi.E il lato bello è che non mi stanco di scoprirne.


Non ho scritto in questi mesi anche perché volevo avere materiale su cui scrivere.

In Tanzania iniziai il Blog dopo un anno dall'arrivo.Sapevo cosa raccontare perché lo avevo già vissuto e lo stavo ancora vivendo.

Non si può' pretendere di scrivere qualcosa che non si "veda".


Adesso credo di iniziare ad avere le idee più' chiare e la "chiave" adatta per portarvi alla scoperta di questa incantevole Lisboa.

Pubblico spesso immagini della città sul mio profilo Instagram tutto puo' succedere quindi se interessati seguitemi anche li (trovate il link nella home page del blog).

Ate'a proxima!






sabato 21 marzo 2015

(Cap 46)Pause,bici e miradouros.

Rieccomi qui.

Non ho scritto per tanto tempo. Per una serie di motivi. Primo su tutti sono stata presa da altro che mi ha portato via molte energie.
E molta pazienza.

Principalmente in questi mesi ho riaperto i libri e dato alcuni esami.
E sono rientrata in Italia per i vari appelli.

Tutti gli esami sono andati abbastanza bene. Sono io che ho rischiato  di impazzire.
Ovviamente ironizzo, ma ci sono state delle giornate in cui ci sono andata abbastanza vicino.

E’ strano quando riapri i libri e non hai più 20 anni ma invece hai 10 anni di contributi alle spalle.
Sono cambiata tanto in questi anni ed è cambiato molto il mio modo di rapportarmi a un esame.
Io da studentessa poco volenterosa a cui bastava il minimo per andare avanti (il mio motto era massimo risultato=minimo sforzo) sono arrivata ad essere una perfezionista quasi esagerata.

E forse mi preferivo prima.

Sicuramente vivevo  meglio. E avevo più vita sociale.

Essere uno studente a tempo pieno è pesante. E’ uno stress senza limiti, una frustrazione senza limiti. Non è mai abbastanza e ti senti in colpa se un pomeriggio lo passi in palestra o fai tardi una sera e l’indomani perdi mezza giornata che potevi dedicare allo studio.
E’ pesante anche perché nessuno ,o almeno molta poca gente capisce realmente come ti senti e sembra quasi sia un gioco o un modo per passare tempo,specialmente visti i miei 30 anni.

Comunque sono contenta di aver sfruttato questa mia pausa lavorativa forzata ed essermi dedicata a tempo pieno a una cosa che fino adesso era stata fatta solo nei ritagli di tempo.
Ho sempre preparato esami tra un volo e un altro e in orari e situazioni scomode.
Adesso che vivo una situazione “normale” con orari normali e il giusto tempo a disposizione mi fa quasi strano.Giuro.

Nonostante questa mia vita da pseudo-reclusa delle ultime settimane devo dire che mi sono cercata di ritagliare vari momenti per godermi questa nuova vita portoghese. E ne sono sempre più colpita.
Adesso sono circa 4 mesi che abito qui e inizio ad avere delle mie idee meno da turista per caso.

Lisbona è proprio una bella città. Ci sono punti e scorci che pur avendoli visti cento volte ogni volta che ci ripasso davanti sembra la prima volta. Parlo soprattutto dei miradouros ovvero dei punti (o terrazze)da cui si possono godere delle viste meravigliose che lasciano senza fiato.














Sono venuti vari amici a trovarci. E mi diverto un sacco a fare da cicerona per la città.
La città pur essendo una capitale non è poi così grande ed molto piacevole camminare e intrufolarsi in stradine o calçadas.
Qui cammino tantissimo.
Non camminavo così tanto da anni.

Ogni volta che torno in Italia mi rendo conto quanto sia limitante il fatto che si preferisca quasi sempre l’auto piuttosto che una sanissima passeggiata o l'utilizzo di un mezzo pubblico.
Colonne di macchine in fila con guidatori scorbutici che inveiscono sugli altri perchè intasano le strade.Come se loro stessero facendo una cosa differente.

Ho anche acquistato una bici che uso per fare lunghe passeggiate sul lungo Tejo che è proprio davanti casa nostra.
Il costo della vita è decisamente basso anche se devo dire proporzionato agli stipendi, bassi anche loro.

La crisi c’è anche qui.Senza dubbio si avverte.
Ma la città è comunque molto curata,i mezzi funzionano perfettamente così come gli uffici pubblici e il portoghese medio ha un senso civico che in Italia abbiamo solo in pochi.

Insomma in queste settimane mi sono dedicata ad osservare questa nuova città e i suoi abitanti.
Sto cercando di farmi l’orecchio con il portoghese ma ancora la strada è lunga.
E il mio spagnolo non mi aiuta ma anzi,mi induce continuamente all’errore.

Ecco a voi la nuova lingua denominata portignol di cui io sono in assoluto la regina.Ma in fondo ci capiamo lo stesso e ancora per poco ce lo facciamo andare bene.

Insomma...avrei mille cose da raccontarvi.Non è una città che può solo essere descritta.Bisogna viverla per capire realmente di cosa si sta parlando. E  chi ci è stato o ci ha vissuto sa a cosa mi riferisco.

Però che Lisbona fosse innegabilmente stupenda, per certi versi me lo immaginavo anche.Ciò che non mi immaginavo minimamente è quanto fosse meravigliosa la città di Porto.

Ma Porto merita senza dubbio un post a parte.
Ve ne parlerò nei prossimi giorni.

A presto


giovedì 15 gennaio 2015

(Cap 45)"Alla scoperta di Sintra"

Poche settimane fa ci siamo concessi un piccolo tour.

Siamo andati a SINTRA.

Sintra è una cittadina meravigliosa che si trova a pochi kilometri da Lisbona ed è facilmente raggiungibile in treno da varie stazioni della città.
Noi per comodità siamo partiti dalla stazione di Oriente ma abbiamo fatto un cambio treno a metà percorso.Se si parte dalla stazione di Rossio,in pieno centro città ,ci sono treni diretti.Il costo del biglietto è di 2,50 Euro.

Sintra merita sicuramente una visita se venite a Lisbona.
Il paesaggio culturale di Sintra è patrimonio dell’Unesco e camminando per le vie di questa caratteristica cittadina si capisce perché.
E’ una cittadina che sembra magica. Percorrendo le sue stradine sembra quasi di trovarsi in un film d’animazione.

Appena arrivati subito a vedere il Palacio Nacional ,costruito da Joao I nel XIV secolo e  poi ampliato da Manuel I. 
Un palazzo che ha di caratteristico un mix di stili con elementi rinascimentali ,manuelini gotici e moreschi.


Usciti da li abbiamo fatto un giretto per il minuscolo centro storico...














 ...e siamo andati a piedi verso il famoso Palacio da Pena.

Noi al solito... facciamo i fighi e poi ci malediciamo da soli.In silenzio.

La strada non era eccessiva ,circa 2-3 km,ma in ripidissima salita e inoltre faceva un caaaldo.Tanto caldo.Non normale ,considerando che fosse dicembre.
E io avevo un maglionicino dolcevita.
Che ho maledetto per tutta la giornata.Ovviamente.
Quindi o ci si veste adeguati al clima o si usufruisce di un comodissimo servizio navetta ,scoperto solo alla fine del tour, che con soli 5 euro (A/R) ti porta fino a su.

Nonostante ciò devo dire che ne è valsa la pena (scusando i giochi di parole).
Il palazzo è incantevole. Sembra quasi di entrare a Eurodisney.









Questo castello fu voluto da Federico II di Sassonia come regalo alla consorte, la Regina Maria II, ed è un espressione di architettura Romantica Europea in Portogallo  mischiata a gotico, rinascimentale ,barocco e manuelino e presenta cupole orientali, pareti di azulejos, sale indiana e arabe e uno stile decisamente stravagante. In precedenza era un Monastero di frati francescani.
L’architetto  tedesco a cui venne affidato il progetto si inspirò anche ai castelli della Baviera.

Il tour in realtà è stato incompleto.Almeno fino al momento.

Era infatti troppo tardi per andare a vedere il Castello do Mouros, altra meta decisamente imperdibile. 

Ma vivendo qui ci si può permettere il lusso di vedere le cose con calma e di poterci ritornare quando si vuole!


Alla prossima! :)