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lunedì 12 giugno 2017

(Cap 57)Cuba.Istruzioni per l'uso.



Ciao a tutti!!
Sono tornata da qualche settimana da Cuba.

E' stato un viaggio zaino in spalle e itinerante.
Anche questo viaggio  è stato interamente organizzato da me,eccetto per una tappa di cui vi parlerò più avanti.

C'è molta curiosità su Cuba vista anche la recente scomparsa del Leader e Rivoluzionario Fidel Castro lo scorso 25 Novembre 2016.
In tantissimi mi hanno chiesto consigli,opinioni,suggerimenti per visitare la bellissima isola caraibica ed eccomi qui a darvi qualche suggerimento.

Premetto.Questa è stata la mia personale esperienza e non è un link sponsorizzato.
Dunque...

Innanzitutto non è stata questa la mia prima volta a Cuba.La prima volta fu circa 10 anni fa e fu una esperienza quasi da dimenticare.
D-I-M-E-N-T-I-C-A-R-E,esatto.

Eravamo 3 amiche.Per risparmiare al massimo scegliemmo la soluzione apparentemente più economica.Primo Grande Errore.
Finimmo in un Villaggio Turistico in un'isola a sud di Cuba,Cayo Largo.

L'isola in se è meravigliosa,probabilmente fra le spiaggie migliori che io abbia mai visto nella mia  vita ma di "cubano" ha poco e nulla.
L'isola è piena di alberghi e villaggi turistici.
Il nostro villaggio era un villaggio italiano,pieno di italiani che volevano mangiare italiano il cui obiettivo primario era un' abbronzatura selvaggia per tornare in ufficio e far invidia ai colleghi.
In realtà quella vacanza fu per me importante in un certo senso.
Proprio da quel momento  capii esattamente cosa NON voglio da un vacanza e da li a seguire i villaggi turistici vennero bannati totalmente dai i miei itinerari.

Last but not least ,giusto così per completare l'opera, a metà vacanza iniziai inspiegabilmente a riempirmi di macchie rosse associati a febbre alta.

Finii nell'ospedale cubano di Cayo Largo.

Dove,tra le tante cose assurde,vi dico solo che l'infermiera mentre facevo il prelievo di sangue si stava fumando una sigaretta.
Si.Una cosa normalissima.

Non capirono cosa avessi,poi in Italia rifacendo tutti i controlli scoprirono fosse Rosolia.
Ma lasciamo perdere.
A fine vacanza anche se ancora un pò moribonda dalla febbre (le macchie iniziavano a passare) non rinunciai all'escursione a L'Avana,di un giorno.
Mi piacque talmente tanto questa città che decisi seduta stante che Cuba andava rivista interamente a modo mio.E magari senza malattie esantematiche.
10 anni dopo,eccoci qui.

Il nostro itinerario è iniziato a L'Havana, è proseguito poi per Santa Clara,Remedios,Cayo S.Maria,Trinidad,Cienfuegos per poi ritornare all'Havana da dove avevamo il volo di rientro.





Prima di cominciare vi dico subito che Cuba è molto richiesta e il numero dei turisti è notevolmente e spaventosamente aumentato.Quindi consiglio vivamente a tutti di evitare,specialmente nei periodi di punta di partire senza prenotazioni o contatti dove dormire.
Noi abbiamo dormito per quasi tutta la vacanza in Casas Particulares.

Cosa sono?
Sono sostanzialmente dei Bed & Breakfast.Sono gestiti da cubani e a mio avviso sono la "chiave" per scoprire Cuba e i suoi abitanti.
Nella maggior parte delle case infatti i proprietari non sono solo molto disponibili ma sono anche molto inclini ai racconti e ai suggerimenti per visitare al meglio la città.
Come si prenota?
Chiaramente le casas particulares non hanno siti internet.
Semplicemente basta mandare un'email,loro risponderanno confermandovi o meno la stanza(non vi aspettate risposte immediate perchè hanno internet solo poche ore al giorno). In genere una casa particular media  ha un costo di 25/30 cuc.(Più o meno 25-30 euro) Sotto i 25 potrebbe essere molto "basic" ,sopra i 30 cuc potrebbe avere degli optional più da hotel(frigorifero,amenities ecc).
In genere,se non incluso con 5 cuc ti fanno anche la colazione e con meno di 10 cuc un pasto,pranzo o cena.
In generale in 13 giorni di viaggio devo dire con tutta onestà che i migliori pasti sono stati proprio nelle casas particulares. In genere le porzioni sono molto abbondanti e la qualità è migliore di un ristorante proprio perchè cucinano solo per te,sul momento.
Impossibile dimenticare i favolosi piatti di frutta fresca la mattina.






Per prenotare le Casas Particulares mi sono affidata un pò leggendo qua e là su vari siti internet.
Devo segnalare un sito fantastico Amor Cuba ,che oltre a dare importanti informazioni ha una lista completa di Casas con tanto di foto e descrizioni.In italiano.
Noi parliamo spagnolo quindi non abbiamo avuto nessun problema.Ma in ogni caso riuscirete a cavarvela anche senza uno spagnolo decente e magari con un buon traduttore digitale o il caro vecchio dizionario.









Abbiamo dormito,come vi accennavo all'inizio,per quasi tutto l'itinerario in Casas Particular,ad eccezione di Cayo S.Maria dove non esistono Casas Particulares ma solo grandi Hotel (un pò come Cayo Largo).
Dopo varie ricerche su internet e trovando prezzi altissimi e esagerati,ho deciso di prenotare nientepocodimeno in una normalissima  agenzia di viaggi qui in Portogallo (cosa che non facevo da anni) risparmiando rispetto ai prezzi dei vari siti.


Trasporti.
Siamo stati un pò in dubbio se affittare un'auto oppure in bus o taxi collectivos.
Ho sentito pareri discordanti al riguardo.
Considerando  che le indicazioni stradali non sono ottime e che molte strade di sera non sono illuminate e che internet è praticamente assente (cosa di cui vi parlerò in seguito) per usare le mappe ecc abbiamo optato per girare l'isola principalmente in bus con la compagnia Viazul. Cosa che si è rivelata abbastanza conveniente.

 Avevo letto recensioni pessime.
Pullman-catorci che si fermavano in autostrada ,forti ritardi e scarafaggi come compagni di viaggio. In realtà devo dire niente tutto ciò.Sono Pullman normali,hanno pure l'aria condizionata.In alcuni c'erano pure i wc.Non ci sono mai stati guasti tecnici e gli orari di arrivo sono stati sempre rispettati.Chiaramente stiamo parlando di Cuba.Non aspettatevi certo pullman National Express (compagnia trasporto pubblico in UK) ma per il prezzo che offre fa il suo lavoro.
Il tratto più lungo che abbiamo fatto è stato da Cayo S.Maria a Trinidad ed è durato circa 6 ore per un costo di 20 dollari a testa.
In altri percorsi abbiamo invece usato taxi collectivos che sono appunto taxi "condivisi"con altri passeggeri, che chiaramente hanno un costo ridotto rispetto a i taxi particular che sono invece privati.
Non sconsiglio l'auto,secondo me è fattibile anche così.Un buon gps o delle mappe cartacee e tanta pazienza credo siano sufficienti.
In realtà,non ho trovato gli autisti cubani pericolosi o spericolati.Anzi guidano con molta prudenza e rispettano i limiti di velocità.





INTERNET
Sapevo prima di arrivare a Cuba che internet è arrivato da pochissimo sull'isola e che le connessioni sono quasi assenti.
Per quanto i primi giorni mi sembrasse stranissimo dopo poco iniziavo ad abituarmi all'idea di non cercare qualcosa su google o di scrivere a un'amica su Whazz up.
E devo dire che mi è pure piaciuto.
Per collegarsi a internet esistono delle Tarjetas, ovvero delle card che si comprano solo in un negozio e che hanno un codice da grattare e permettte l'accesso  di 1 ora per circa 1,50 cuc in  uno degli Hot Spot in giro per la città,in genere nelle piazze principali.Da cosa te ne accorgi?
Facile.Vedi tante persone nello stesso punto a testa bassa fissare i propri smartphone.
Come inizia una dipendenza.
E come tutte le altre dipendenze puoi trovare in queste piazze il ragazzetto "spacciatore" che con fare malandrino ti si avvicina e ti sussurra "Wi fi".Ovvero tenta di venderti illegalmente le card a un prezzo leggermente più alto.Una scena a dir poco comica.
Droghe 3.0.



MONETA.
A Cuba circolano due monete.Il PESO CUBANO e il PESO CONVERTIBLE (CUC).
Il peso Cubano è la moneta utilizzata dai cubani e il CUC la moneta usata dai turisti.
Al momento 1 euro corrisponde a 1,12 cuc al momento.
Vi consiglio di cambiare l'Euro direttamente in Aeroporto alla cadeca (ufficio cambi) o in altre cadecas in giro per la città.Ricordatevi di avere sempre con voi il passaporto perchè vi verrà richiesto.
Non pensavo di trovare Cuba cara.Molto cara.Probabilmente vivendo in Portogallo,paese molto economico,la differenza per me è stata notevole.
Mi hanno chiesto in un chioschetto per strada 10 euro per un frullato di guaiava, 6 euro un gelato e 5 euro per 5 banane in una bancarella per strada.
Ovviamente dopo il primo giorno in cui ,ahimè,mi hanno rifilato qualche fregatura ,sono stata in seguito più attenta e meno flessibile.
Probabilmente questa è la cosa che meno ho gradito di Cuba.
Non appena vedono uno straniero aumentano i prezzi e cercano di fregarti continuamente.
Quindi ben attenti e contrattate sempre!

⇢Ecco qui l'itinerario completo qualora vogliate prendere qualche spunto.

La città che ho gradito di più è stata senza dubbio L'Havana.
Siamo arrivati con un volo di linea Air Europa da Madrid.

Mi piace l'aria che si respira.E' grande,piena di colori,piena di contrasti.
E' una città in cui potrei vivere.Piena di musica,di arte,di percorsi nascosti.

Le case particular hanno sempre contatti di amici tassisti,chiedete a loro di farvi venire a prendere in aeroporto,vi porterà direttamente a casa senza perdite di tempo.Il prezzo in genere varia da 25 ai 30 cuc(direzione centro).

A L' Havana abbiamo dormito nella casa particular di Yadilis & Joel che si trova in Havana Vieja ed è a 1 minuto a piedi dal Paseo del Prado e 5 minuti da Parque Central.
E' stata la casa più cara in cui siamo stati ma aveva anche un'abbondante colazione inclusa.Assolutamente consigliata.
Contatto :palomita3ra@gmail.com




















Dopo 3 giorni a L'Havana abbiamo preso il Pullman Viazul e siamo andati a Santa Clara dove abbiamo dormito 1 notte nella casa particular di Javier y Katia.
Contatto:hostaljavierykatia@yahoo.es
Santa Clara è una piccola cittadina famosa particolarmente per il Mausoleo del Che.












La mattina seguente abbiamo preso un taxi particular direzione Cayo S.Maria fermandoci nella deliziosa cittadina di passaggio di Remedios.





Cayo S.Maria è un isola a nord di Cuba che fa parte dell'arcipelago Jardines del Rey.
Lunga appena 13 km è collegata alla terraferma da 48 km di strada elevata.Uno spettacolo meraviglioso.

Purtroppo però come già accennavo l'isola non ha case particulares quindi siamo andati in un hotel,Memories Paraiso azul.
5 stelle cubano(direi un 3 stelle italiano).
Le spiaggie di questa isola sono meravigliose,merita assolutamente 






L'albergo non è nulla di che.Finto all'ennesima potenza. Addiritturra avevano creato un finto villaggio cubano per i turisti.Tantissimo cibo di scarsa qualità.Ma in generale è difficile mangiar bene in questi grandi resort.3 giorni possono essere sufficienti.

Dal Cayo abbiamo ripreso la Viazul,già precedentemente prenotata,direzione Trinidad dove siamo arrivati dopo ben 6 ore di viaggio.
Gli autisti erano due personaggi.Ogni tanto lungo il percorso si fermavano nel mezzo del nulla e risalivano dopo qualche minuto e con tanta calma con frutta,pane o verdure dai venditori ambulanti.Facevano la spesa durante il percorso.I pochi europei come noi a bordo morti dalle risate.

A Trinidad abbiamo dormito da Lay.
Il contatto mi era stato dato da un'amica.
Contatto: jorgedamian@nauta.cu
Trinidad è deliziosa.Ma anche molto turistica.In maniera paradossale anche più turistica del L'Havana.
Molto bella la casa della Musica e il centro storico indicato patrimonio dell'UNESCO dal 1988.













Da Trinidad abbiamo preso un taxi particular per arrivare a Cienfuegos.
A Cienfuegos abbiamo dormito nella Casa Particular Sol de Tania che avevo trovato sul sito Amor Cuba di cui vi avevo parlato prima(Il contatto lo troverete direttamente da li).

Pur essendo la casa molto carina devo dire che non la riprenderei in quanto un pò decentrata e sceglierei una soluzione più verso Punta Gorda(la parte più bella,sulla Baia di Cienfuegos)oppure verso il centro storico.











Spero di avervi fatto venire voglia di fare le valigie e scoprire questa magica isola.
Se avete dubbi,domande potete scrivermi o commentare qui sotto.
Vi ricordo che posto quasi giornalmente su Instagram sul mio profilo "Tutto può succedere".


Alla prossima!
  




















sabato 4 marzo 2017

(56)Treno per Lisbona-Vlog-

 🇮🇹Ciao a tutti!
Stavolta ho voluto fare un post diverso e mi sono imbattuta in una versione molto amatoriale di un Vlog.

Sono partita da Porto (o Oporto in italiano) e sono arrivata a Lisbona in treno.
Questa non è una guida di Lisbona.
Più che altro racconto quali sono i luoghi che più mi piacciono di questa città e quelli a cui sono particolarmente affezionata,avendoci vissuto più di un anno.

In realtà avrei voluto aggiungerne molti di più ma mi sono dovuta contenere altrimenti sarebbe diventato un documentario :)
Ecco a voi il link.

Buona visione.

🇬🇧Hi Everyone!
This time I decided to do a different post and I make a VLOG!
The journey start from Porto Campanha Station to Lisbon Oriente.
This is not a guide,it's just a resume of some of the best Lisbon corners for me  because I lived there one year and I have fantastic memories!

Here the link.

Enjoy 


Clicca qui/ Click here  →TRENO PER LISBONA






sabato 11 aprile 2015

(Cap 48) "Trent'anni o poco più"

Ho compiuto 31 anni.

Oggi ho 31 anni e quasi 3 mesi.

Questa scioccante e sconcertante notizia ogni tanto mi viene in mente ma cerco di allontanarla dai miei pensieri.

In fondo ,penso , non mi sento mica una 31 enne.

Nel mio immaginario infantile una donna a 31 anni era vecchia.

Aveva già prole grande che aveva almeno imparato a leggere e faceva i compiti.
Sicuramente sono stata influenzata da mia nonna che negli anni 60' a 30 anni aveva 3 figli e un lavoro a tempo indeterminato statale.
Ma erano altri tempi ,pare che si dica.

Comunque come vogliamo metterla ,31 anni li ho eccome. C’è poco da fare.
Sebbene  mi senta ancora  profondamente una teenager devo dire che ci sono alcune cose che me lo fanno capire che invece si,sto crescendo.

1.La mia stanza è sempre più ordinata.

Se mia mamma potesse avere voce in questo post ,non esiterebbe a dire la sua e a ricordare i tempi passati.
La mia stanza era un campo di battaglia. Uscire il sabato sera era l'equivalente di una guerra al fronte. 
Tutti i vestiti erano sul letto, sulle sedie ,sulle scrivanie e sull’intramontabile cyclette che tutti usiamo in camera  come ornamento o appendino.
Io e le mie amiche passavamo ore a scegliere l’abbigliamento della serata. Con tanto di prove e giudizi. Per fortuna tutto ciò non accade più. 
Troppo stancante.

2 Il sabato sera

Mi piace uscire e divertirmi. Mi piace vedere amici e fare casino. Ancora. Per fortuna.
Ma inizio a essere seriamente intollerante alle masse e alla confusione. Così il famoso sabato sera non diventa altro che tuta, divano e un film. Possibilmente francese.
E mi piace pure.

3.I tuoi genitori ti chiedono consigli.

Io e mia mamma siamo sempre state in eterna lotta. Forse perché abbiamo anche poca differenza d’età(19 anni) o forse perché è semplicemente naturale. Litigate e sfuriate di continuo.
Sotto lo sguardo stanco di mio padre che invano cercava di portarci alla ragione e alla calma.
Poi ad un certo punto puff.
Diventate quasi amiche e ti chiede pure consigli! Adesso tutto quello che dici non è sempre e solo una cazz…. ma addirittura viene preso seriamente in considerazione.
 Questo non lo avrei mai detto.


4. Alimentazione sana

Quando hai 15 anni probabilmente bruci 2000 calorie al secondo.
 E viceversa quando ne hai 31 il numero si riduce a 2 .
Altrimenti non si spiegherebbe il motivo per il quale anche una innocua patatina fritta si piazza li e diventa un buco di cellulite che non andrà mai via. Rimarrà con te, per sempre. Finché morte non vi separi.
Non basta più qualche giorno di alimentazione sana.
Per perdere anche 1 chilo ci sono settimane di  sacrifici e estenuanti giornate in palestra. Il tuo corpo ti inizia a punire per ogni aperitivo e per ogni schifezza che ingerisci.
Non c’è scampo.

5.Il mio compleanno

Prima adoravo tanto il mio compleanno. Già qualche giorno prima iniziavano anche mentalmente i preparativi. Ho sempre festeggiato. Tante feste e tanti invitati. Lo vivevo come una sorta di Ramadan.
 Una settimana di festeggiamenti.
Non so perché ma l’acquisto della candelina numero 3 ha cambiato assolutamente questa sensazione.
E ancora vi giuro non me lo spiego.

6.Ricevi tanti inviti. Ai battesimi.

Proliferazione di nani. Madre natura pare non aspetti. Così dopo anni di inviti alle serate inizi invece a ricevere inviti a battesimi e liste nascite da Prenatal, luogo per me fino a poco fa sconosciuto e misterioso.
E quando ti riunisci non si fa altro che parlare di parti, epidurali e di cacca. E ne parli con le stesse amiche con cui anni prima parlavi di tutt’altro ma proprio ALTRO.
E qui mi fermo.I nani tra poco potrebbero iniziare a leggere.


7.Qualità e non quantità.

Ecco, a 15 anni pensi che avere tanti amici sia semplicemente stupendo. Invece a 30 credi esattamente l’opposto. Pochi ma buoni.
Il tempo a disposizione è ridotto e si cerca di passarlo con chi lo merita davvero o con chi ci fa stare bene e non con chiunque tanto per passare un pomeriggio.
Non c’è tempo per lagne o per persone arroganti e presuntuose.

8.Abbigliamento meno da battona.

Se io penso alle facce di mio padre quando uscivo per andare a ballare non posso far meno di sbuffare a ridere. Poverino. Saranno stati anni difficili per lui.
Minigonna e taccone. O Scollatura e taccone .Super trucco. Capelli perfetti.
A 30 anni semplicemente ci si copre di più. Ma solo in questa decade.
Poi si diventa MILF e la storia cambia del tutto.
Ma per me c’è ancora c’è tempo.

9.Chiedere scusa

Sicuramente si nasce con questa dote. Eh si per me lo è ,una dote.
Chiedere scusa e riconoscere i proprio errori è un gesto importante  che purtroppo non tutti sono capaci di fare. Io non ero capace. Ho imparato .
O almeno mi sforzo molto di più.

10. I love shopping
Ricordo con una piacevole sensazione il sabato pomeriggio quando mia nonna ,che è sempre stata molto generosa ,mi dava la bellezza di 20 euro.
Io andavo dritta in centro con le amiche (quando ancora i centri commerciali non esistevano) e me li sparavo tutti in vestiti & co.
La mia vera grande passione. Un piacere immenso.
Adesso pur avendo a disposizione più di 20 euro (per fortuna) devo dire che sono diventata molto più tirata. Specie da quando il mio fantastico super mega fighissimo contratto a tempo indeterminato è  andato a pu cioè magicamente sparito dalla sera alla mattina devo dire che sono molto più oculata nelle mie spese.
Motivo in più per cui adesso se devo comprare anche una pashmina ci penso 3 volte.
 E anche  questo non lo avrei mai detto.

 MAI.




Ringrazio per la foto VALENTINA INDELICATO che oltre a essere una fotografa e anche una fantastica artista  Clicca qui per info









lunedì 29 dicembre 2014

(Cap 44 ) Yes,we can!

Oggi vorrei parlare di un argomento diverso dal solito.

Un tema che volevo affrontare da un po’ di tempo.

Non riguarda  viaggi , luoghi o trasferimenti.
Ma si tratta di un evento che ha cambiato la mia vita. O almeno così mi piace pensare.

Smettere di fumare.

Dunque.

La prima sigaretta l’ho accesa a 14 anni. Nel modo più idiota in cui si può iniziare. A scuola ,nei bagni alla fine del primo anno al liceo.

Classico.

Fumare era da fighi e io non volevo essere da meno.
Crescendo non ho smesso ma anzi ho iniziato ,come tutti i fumatori , ad associare la sigaretta a dei momenti.

 La siga e il caffè. La siga e la telefonata. La siga e la pausa studio. La siga quando bevi con gli amici. La siga quando sei incazzata nera .La siga mentre litighi con qualcuno. O la siga mentre sei felice e rilassata.

Quasi ogni momento particolare veniva accompagnato da una sigaretta.

Non sono mai stata una  tipa da un pacco al giorno (anche se  alcuni particolari periodi della mia vita  credo di esserci andata molto vicino), mi limitavo in genere a una decina di sigaretta al dì. Più o meno.

Provavo un vero e proprio benessere ad accendere una sigaretta.
Si.
Era un benessere mentale. Io con quella sigaretta tra le mani mi davo forza, riflettevo o semplicemente mi rilassavo.


In genere mi sentivo infastidita dai “non fumatori”. Quelli che si mettevano li accanto a dirti che fa male, ti viene un tumore, ti invecchia la pelle ecc. ecc.
Mai ascoltati davvero. Li trovavo terribilmente noiosi e logorroici delle volte.
Pesanti.
Pensassero ai loro di problemi, mi dicevo.

Finita  la maturità iniziai  subito a lavorare e a studiare.
E il lavoro da Assistente di Volo non mi aiutò a ridurre. Le lunghe ore passate senza poter accendere una sigaretta  non facevano altro che farmi venir voglia di accenderne una appena atterrata.
Insomma faceva parte di me. E mi piaceva che lo fosse. Non volevo smettere e mi andava bene così.

Quando poi però persi il lavoro penso di essere arrivata molto vicino al famoso pacco al giorno.
Fumare mi faceva schiarire le idee mentre cercavo di trovare soluzione alle 8000 problematiche che avevo davanti.

Però in maniera paradossale quel periodo fu in quello in cui mi si accese la “scintilla”.
Innanzitutto il mio mondo era cambiato. All’improvviso.
Le mie abitudini erano cambiate .
Non lavoravo. Non ero sempre perennemente di corsa. E questo permise per la prima volta dopo anni di avere TEMPO.

 Una cosa preziosissima.

Mi sono di botto trovata ad avere TEMPO per me.

E quello fu anche il periodo in cui misi tutto in discussione. Tutto il mio universo veniva messo in discussione da me stessa.
Dal lavoro che non sapevo se voler più continuare a fare, all’università che dovevo terminare, al trasferimento in Tanzania e a tutto il resto.
Il numero delle sigarette era aumentato e iniziavo a non esserne affatto contenta.

Per la prima volta cominciavo a prendere in considerazione l’idea di smettere di fumare ma la vedevo come una cosa irraggiungibile. Troppo difficile.

Nel frattempo partii per la Tanzania definitivamente.

E li avvenne tutto.

Alcuni eventi hanno permesso di abbandonare per sempre la sigaretta:

1-Un amico che viveva nel nostro stesso residence a Dar mi parlò della sigaretta elettronica e mi invitò a provarla.
Me  ne regalò una. E per qualche giorno provai a ridurre il numero delle sigarette. E ci riuscii. Era un primo passo. (Grazie Roberto U.!)

2-Poi, presa da un attimo di felicità acquistai l’ebook “E’ facile smettere di fumare se sai come farlo” e lo lessi tutto in  meno di due giorni.
 Libro che ,credo, abbiano letto quasi tutti i fumatori. La maggior parte con pessimi risultati. O perlomeno sapevo che la lettura del libro facesse il suo effetto ma solo per poco tempo, poi quasi tutti ritornavano ad accendersi una siga ed erano punto e a capo.

3-La mia collega fumava dentro l’ufficio come una turca. Una dietro l’altra ed era fastidiosissimo. Non si poteva respirare dalla nebbia e mi fece passare drasticamente la voglia di accendermi una sigaretta.

4- Il capo ,un signore distinto e per niente provolone ,mi guardò un giorno mentre fumavo e mi disse che con una sigaretta in mano perdevo il 50 %della mia bellezza e sembravo più vecchia.

5- Avevo cambiato la mia vita. Tutto intorno a me era cambiato. Non c’erano abitudini, tutto era nuovo.

6-Semplicemente,forse era arrivato il mio momento.

Smisi di fumare dopo qualche giorno .In maniera naturale.
Senza traumi e senza drammi.

L’ho voluto io. Nessuno mi parlò di cancro o di possibili ed eventuali malattie. Iniziai a fare considerazioni e riflessioni al riguardo.

Davvero per me era così importante? E davvero io mi sentivo così debole da non potercela fare?
Mi sottovalutavo così tanto? Come sarebbe la mia vita senza sigaretta?

Mi feci queste domande ma per pochissimi giorni. Non ci sprecai troppo tempo. Mi resi subito conto che non ne valeva neanche la pena stare li a farsi domande o a pensare ai se e ai ma della mia vita da fumatrice. Decisi che quella vita meritava una fine dignitosa ma senza piagnistei. 

E così fu.

E la cosa assurda è che smisi di fumare in uno stato ,la Tanzania, dove un pacco di  Marlboro Light costava 1,50 euro. Paradosso dei paradossi.

Prima di cantare vittoria feci passare  un paio di mesi.
Adesso sono passati quasi due anni. In questi anni ci sono state pochissimi episodi in cui ho acceso una sigaretta .Si è successo (circa 2-3 volte) ma non solo non mi è piaciuto, mi ha dato anche un senso di disgusto. E puzza. E schifo. Nulla di quel “piacevole benessere” che avevo provato per tanti anni.
E ancora mi chiedo come facevo a considerarlo tale.

Ecco.Tutti i non fumatori stanno li a dirti quanto fumare faccia male. Il cancro .La pelle. I soldi. Bla Bla Bla.

Ma nessuno mai ti dice quanto sia semplicemente BELLO non fumare

Nessuno mai vi dice questo.

Vi giuro è una cosa stupenda non essere dipendenti dalla sigaretta. E’ difficile da spiegare. E non c’entrano ne’ il cancro ne’ tutte le altre menate sorbiteci dai non fumatori per anni e anni. Vi giuro.

Il non potersi accendere una sigaretta è bello.
E’ bello andare in pausa e NON accendersi una sigaretta.
E’ bello fare un esame e dopo NON accendersi una sigaretta.
E’ bello prendere un caffè e NON  accendersi una sigaretta.
E’ bello bere un drink o una birra e NON accendersi una sigaretta.
E’ pure bello litigare con qualcuno e NON accendersi una sigaretta (che non è altro che un momento di debolezza di fronte a chi ci sta parlando).

E l’elenco credetemi è infinito.

Ah quasi dimenticavo.
Ho risparmiato circa 1000 euro l’anno. Che in due anni sono 2000 euro.

I miei vestiti non puzzano più di sigaretta. Neanche i miei capelli. L’unghia del mio indice destro non è più gialla. Non  mi dispero e ho sonni tranquilli se la mattina non ho “la siga della mattina”. Non mi dispero se si è rotta l’ultima sigaretta e non ho modo di averne altre.

Non è più un problema.

Sono libera.

Ed essere liberi, da una qualsiasi schiavitù, è la cosa più bella del mondo.