Visualizzazione post con etichetta italiana. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta italiana. Mostra tutti i post

lunedì 12 giugno 2017

(Cap 57)Cuba.Istruzioni per l'uso.



Ciao a tutti!!
Sono tornata da qualche settimana da Cuba.

E' stato un viaggio zaino in spalle e itinerante.
Anche questo viaggio  è stato interamente organizzato da me,eccetto per una tappa di cui vi parlerò più avanti.

C'è molta curiosità su Cuba vista anche la recente scomparsa del Leader e Rivoluzionario Fidel Castro lo scorso 25 Novembre 2016.
In tantissimi mi hanno chiesto consigli,opinioni,suggerimenti per visitare la bellissima isola caraibica ed eccomi qui a darvi qualche suggerimento.

Premetto.Questa è stata la mia personale esperienza e non è un link sponsorizzato.
Dunque...

Innanzitutto non è stata questa la mia prima volta a Cuba.La prima volta fu circa 10 anni fa e fu una esperienza quasi da dimenticare.
D-I-M-E-N-T-I-C-A-R-E,esatto.

Eravamo 3 amiche.Per risparmiare al massimo scegliemmo la soluzione apparentemente più economica.Primo Grande Errore.
Finimmo in un Villaggio Turistico in un'isola a sud di Cuba,Cayo Largo.

L'isola in se è meravigliosa,probabilmente fra le spiaggie migliori che io abbia mai visto nella mia  vita ma di "cubano" ha poco e nulla.
L'isola è piena di alberghi e villaggi turistici.
Il nostro villaggio era un villaggio italiano,pieno di italiani che volevano mangiare italiano il cui obiettivo primario era un' abbronzatura selvaggia per tornare in ufficio e far invidia ai colleghi.
In realtà quella vacanza fu per me importante in un certo senso.
Proprio da quel momento  capii esattamente cosa NON voglio da un vacanza e da li a seguire i villaggi turistici vennero bannati totalmente dai i miei itinerari.

Last but not least ,giusto così per completare l'opera, a metà vacanza iniziai inspiegabilmente a riempirmi di macchie rosse associati a febbre alta.

Finii nell'ospedale cubano di Cayo Largo.

Dove,tra le tante cose assurde,vi dico solo che l'infermiera mentre facevo il prelievo di sangue si stava fumando una sigaretta.
Si.Una cosa normalissima.

Non capirono cosa avessi,poi in Italia rifacendo tutti i controlli scoprirono fosse Rosolia.
Ma lasciamo perdere.
A fine vacanza anche se ancora un pò moribonda dalla febbre (le macchie iniziavano a passare) non rinunciai all'escursione a L'Avana,di un giorno.
Mi piacque talmente tanto questa città che decisi seduta stante che Cuba andava rivista interamente a modo mio.E magari senza malattie esantematiche.
10 anni dopo,eccoci qui.

Il nostro itinerario è iniziato a L'Havana, è proseguito poi per Santa Clara,Remedios,Cayo S.Maria,Trinidad,Cienfuegos per poi ritornare all'Havana da dove avevamo il volo di rientro.





Prima di cominciare vi dico subito che Cuba è molto richiesta e il numero dei turisti è notevolmente e spaventosamente aumentato.Quindi consiglio vivamente a tutti di evitare,specialmente nei periodi di punta di partire senza prenotazioni o contatti dove dormire.
Noi abbiamo dormito per quasi tutta la vacanza in Casas Particulares.

Cosa sono?
Sono sostanzialmente dei Bed & Breakfast.Sono gestiti da cubani e a mio avviso sono la "chiave" per scoprire Cuba e i suoi abitanti.
Nella maggior parte delle case infatti i proprietari non sono solo molto disponibili ma sono anche molto inclini ai racconti e ai suggerimenti per visitare al meglio la città.
Come si prenota?
Chiaramente le casas particulares non hanno siti internet.
Semplicemente basta mandare un'email,loro risponderanno confermandovi o meno la stanza(non vi aspettate risposte immediate perchè hanno internet solo poche ore al giorno). In genere una casa particular media  ha un costo di 25/30 cuc.(Più o meno 25-30 euro) Sotto i 25 potrebbe essere molto "basic" ,sopra i 30 cuc potrebbe avere degli optional più da hotel(frigorifero,amenities ecc).
In genere,se non incluso con 5 cuc ti fanno anche la colazione e con meno di 10 cuc un pasto,pranzo o cena.
In generale in 13 giorni di viaggio devo dire con tutta onestà che i migliori pasti sono stati proprio nelle casas particulares. In genere le porzioni sono molto abbondanti e la qualità è migliore di un ristorante proprio perchè cucinano solo per te,sul momento.
Impossibile dimenticare i favolosi piatti di frutta fresca la mattina.






Per prenotare le Casas Particulares mi sono affidata un pò leggendo qua e là su vari siti internet.
Devo segnalare un sito fantastico Amor Cuba ,che oltre a dare importanti informazioni ha una lista completa di Casas con tanto di foto e descrizioni.In italiano.
Noi parliamo spagnolo quindi non abbiamo avuto nessun problema.Ma in ogni caso riuscirete a cavarvela anche senza uno spagnolo decente e magari con un buon traduttore digitale o il caro vecchio dizionario.









Abbiamo dormito,come vi accennavo all'inizio,per quasi tutto l'itinerario in Casas Particular,ad eccezione di Cayo S.Maria dove non esistono Casas Particulares ma solo grandi Hotel (un pò come Cayo Largo).
Dopo varie ricerche su internet e trovando prezzi altissimi e esagerati,ho deciso di prenotare nientepocodimeno in una normalissima  agenzia di viaggi qui in Portogallo (cosa che non facevo da anni) risparmiando rispetto ai prezzi dei vari siti.


Trasporti.
Siamo stati un pò in dubbio se affittare un'auto oppure in bus o taxi collectivos.
Ho sentito pareri discordanti al riguardo.
Considerando  che le indicazioni stradali non sono ottime e che molte strade di sera non sono illuminate e che internet è praticamente assente (cosa di cui vi parlerò in seguito) per usare le mappe ecc abbiamo optato per girare l'isola principalmente in bus con la compagnia Viazul. Cosa che si è rivelata abbastanza conveniente.

 Avevo letto recensioni pessime.
Pullman-catorci che si fermavano in autostrada ,forti ritardi e scarafaggi come compagni di viaggio. In realtà devo dire niente tutto ciò.Sono Pullman normali,hanno pure l'aria condizionata.In alcuni c'erano pure i wc.Non ci sono mai stati guasti tecnici e gli orari di arrivo sono stati sempre rispettati.Chiaramente stiamo parlando di Cuba.Non aspettatevi certo pullman National Express (compagnia trasporto pubblico in UK) ma per il prezzo che offre fa il suo lavoro.
Il tratto più lungo che abbiamo fatto è stato da Cayo S.Maria a Trinidad ed è durato circa 6 ore per un costo di 20 dollari a testa.
In altri percorsi abbiamo invece usato taxi collectivos che sono appunto taxi "condivisi"con altri passeggeri, che chiaramente hanno un costo ridotto rispetto a i taxi particular che sono invece privati.
Non sconsiglio l'auto,secondo me è fattibile anche così.Un buon gps o delle mappe cartacee e tanta pazienza credo siano sufficienti.
In realtà,non ho trovato gli autisti cubani pericolosi o spericolati.Anzi guidano con molta prudenza e rispettano i limiti di velocità.





INTERNET
Sapevo prima di arrivare a Cuba che internet è arrivato da pochissimo sull'isola e che le connessioni sono quasi assenti.
Per quanto i primi giorni mi sembrasse stranissimo dopo poco iniziavo ad abituarmi all'idea di non cercare qualcosa su google o di scrivere a un'amica su Whazz up.
E devo dire che mi è pure piaciuto.
Per collegarsi a internet esistono delle Tarjetas, ovvero delle card che si comprano solo in un negozio e che hanno un codice da grattare e permettte l'accesso  di 1 ora per circa 1,50 cuc in  uno degli Hot Spot in giro per la città,in genere nelle piazze principali.Da cosa te ne accorgi?
Facile.Vedi tante persone nello stesso punto a testa bassa fissare i propri smartphone.
Come inizia una dipendenza.
E come tutte le altre dipendenze puoi trovare in queste piazze il ragazzetto "spacciatore" che con fare malandrino ti si avvicina e ti sussurra "Wi fi".Ovvero tenta di venderti illegalmente le card a un prezzo leggermente più alto.Una scena a dir poco comica.
Droghe 3.0.



MONETA.
A Cuba circolano due monete.Il PESO CUBANO e il PESO CONVERTIBLE (CUC).
Il peso Cubano è la moneta utilizzata dai cubani e il CUC la moneta usata dai turisti.
Al momento 1 euro corrisponde a 1,12 cuc al momento.
Vi consiglio di cambiare l'Euro direttamente in Aeroporto alla cadeca (ufficio cambi) o in altre cadecas in giro per la città.Ricordatevi di avere sempre con voi il passaporto perchè vi verrà richiesto.
Non pensavo di trovare Cuba cara.Molto cara.Probabilmente vivendo in Portogallo,paese molto economico,la differenza per me è stata notevole.
Mi hanno chiesto in un chioschetto per strada 10 euro per un frullato di guaiava, 6 euro un gelato e 5 euro per 5 banane in una bancarella per strada.
Ovviamente dopo il primo giorno in cui ,ahimè,mi hanno rifilato qualche fregatura ,sono stata in seguito più attenta e meno flessibile.
Probabilmente questa è la cosa che meno ho gradito di Cuba.
Non appena vedono uno straniero aumentano i prezzi e cercano di fregarti continuamente.
Quindi ben attenti e contrattate sempre!

⇢Ecco qui l'itinerario completo qualora vogliate prendere qualche spunto.

La città che ho gradito di più è stata senza dubbio L'Havana.
Siamo arrivati con un volo di linea Air Europa da Madrid.

Mi piace l'aria che si respira.E' grande,piena di colori,piena di contrasti.
E' una città in cui potrei vivere.Piena di musica,di arte,di percorsi nascosti.

Le case particular hanno sempre contatti di amici tassisti,chiedete a loro di farvi venire a prendere in aeroporto,vi porterà direttamente a casa senza perdite di tempo.Il prezzo in genere varia da 25 ai 30 cuc(direzione centro).

A L' Havana abbiamo dormito nella casa particular di Yadilis & Joel che si trova in Havana Vieja ed è a 1 minuto a piedi dal Paseo del Prado e 5 minuti da Parque Central.
E' stata la casa più cara in cui siamo stati ma aveva anche un'abbondante colazione inclusa.Assolutamente consigliata.
Contatto :palomita3ra@gmail.com




















Dopo 3 giorni a L'Havana abbiamo preso il Pullman Viazul e siamo andati a Santa Clara dove abbiamo dormito 1 notte nella casa particular di Javier y Katia.
Contatto:hostaljavierykatia@yahoo.es
Santa Clara è una piccola cittadina famosa particolarmente per il Mausoleo del Che.












La mattina seguente abbiamo preso un taxi particular direzione Cayo S.Maria fermandoci nella deliziosa cittadina di passaggio di Remedios.





Cayo S.Maria è un isola a nord di Cuba che fa parte dell'arcipelago Jardines del Rey.
Lunga appena 13 km è collegata alla terraferma da 48 km di strada elevata.Uno spettacolo meraviglioso.

Purtroppo però come già accennavo l'isola non ha case particulares quindi siamo andati in un hotel,Memories Paraiso azul.
5 stelle cubano(direi un 3 stelle italiano).
Le spiaggie di questa isola sono meravigliose,merita assolutamente 






L'albergo non è nulla di che.Finto all'ennesima potenza. Addiritturra avevano creato un finto villaggio cubano per i turisti.Tantissimo cibo di scarsa qualità.Ma in generale è difficile mangiar bene in questi grandi resort.3 giorni possono essere sufficienti.

Dal Cayo abbiamo ripreso la Viazul,già precedentemente prenotata,direzione Trinidad dove siamo arrivati dopo ben 6 ore di viaggio.
Gli autisti erano due personaggi.Ogni tanto lungo il percorso si fermavano nel mezzo del nulla e risalivano dopo qualche minuto e con tanta calma con frutta,pane o verdure dai venditori ambulanti.Facevano la spesa durante il percorso.I pochi europei come noi a bordo morti dalle risate.

A Trinidad abbiamo dormito da Lay.
Il contatto mi era stato dato da un'amica.
Contatto: jorgedamian@nauta.cu
Trinidad è deliziosa.Ma anche molto turistica.In maniera paradossale anche più turistica del L'Havana.
Molto bella la casa della Musica e il centro storico indicato patrimonio dell'UNESCO dal 1988.













Da Trinidad abbiamo preso un taxi particular per arrivare a Cienfuegos.
A Cienfuegos abbiamo dormito nella Casa Particular Sol de Tania che avevo trovato sul sito Amor Cuba di cui vi avevo parlato prima(Il contatto lo troverete direttamente da li).

Pur essendo la casa molto carina devo dire che non la riprenderei in quanto un pò decentrata e sceglierei una soluzione più verso Punta Gorda(la parte più bella,sulla Baia di Cienfuegos)oppure verso il centro storico.











Spero di avervi fatto venire voglia di fare le valigie e scoprire questa magica isola.
Se avete dubbi,domande potete scrivermi o commentare qui sotto.
Vi ricordo che posto quasi giornalmente su Instagram sul mio profilo "Tutto può succedere".


Alla prossima!
  




















sabato 11 aprile 2015

(Cap 48) "Trent'anni o poco più"

Ho compiuto 31 anni.

Oggi ho 31 anni e quasi 3 mesi.

Questa scioccante e sconcertante notizia ogni tanto mi viene in mente ma cerco di allontanarla dai miei pensieri.

In fondo ,penso , non mi sento mica una 31 enne.

Nel mio immaginario infantile una donna a 31 anni era vecchia.

Aveva già prole grande che aveva almeno imparato a leggere e faceva i compiti.
Sicuramente sono stata influenzata da mia nonna che negli anni 60' a 30 anni aveva 3 figli e un lavoro a tempo indeterminato statale.
Ma erano altri tempi ,pare che si dica.

Comunque come vogliamo metterla ,31 anni li ho eccome. C’è poco da fare.
Sebbene  mi senta ancora  profondamente una teenager devo dire che ci sono alcune cose che me lo fanno capire che invece si,sto crescendo.

1.La mia stanza è sempre più ordinata.

Se mia mamma potesse avere voce in questo post ,non esiterebbe a dire la sua e a ricordare i tempi passati.
La mia stanza era un campo di battaglia. Uscire il sabato sera era l'equivalente di una guerra al fronte. 
Tutti i vestiti erano sul letto, sulle sedie ,sulle scrivanie e sull’intramontabile cyclette che tutti usiamo in camera  come ornamento o appendino.
Io e le mie amiche passavamo ore a scegliere l’abbigliamento della serata. Con tanto di prove e giudizi. Per fortuna tutto ciò non accade più. 
Troppo stancante.

2 Il sabato sera

Mi piace uscire e divertirmi. Mi piace vedere amici e fare casino. Ancora. Per fortuna.
Ma inizio a essere seriamente intollerante alle masse e alla confusione. Così il famoso sabato sera non diventa altro che tuta, divano e un film. Possibilmente francese.
E mi piace pure.

3.I tuoi genitori ti chiedono consigli.

Io e mia mamma siamo sempre state in eterna lotta. Forse perché abbiamo anche poca differenza d’età(19 anni) o forse perché è semplicemente naturale. Litigate e sfuriate di continuo.
Sotto lo sguardo stanco di mio padre che invano cercava di portarci alla ragione e alla calma.
Poi ad un certo punto puff.
Diventate quasi amiche e ti chiede pure consigli! Adesso tutto quello che dici non è sempre e solo una cazz…. ma addirittura viene preso seriamente in considerazione.
 Questo non lo avrei mai detto.


4. Alimentazione sana

Quando hai 15 anni probabilmente bruci 2000 calorie al secondo.
 E viceversa quando ne hai 31 il numero si riduce a 2 .
Altrimenti non si spiegherebbe il motivo per il quale anche una innocua patatina fritta si piazza li e diventa un buco di cellulite che non andrà mai via. Rimarrà con te, per sempre. Finché morte non vi separi.
Non basta più qualche giorno di alimentazione sana.
Per perdere anche 1 chilo ci sono settimane di  sacrifici e estenuanti giornate in palestra. Il tuo corpo ti inizia a punire per ogni aperitivo e per ogni schifezza che ingerisci.
Non c’è scampo.

5.Il mio compleanno

Prima adoravo tanto il mio compleanno. Già qualche giorno prima iniziavano anche mentalmente i preparativi. Ho sempre festeggiato. Tante feste e tanti invitati. Lo vivevo come una sorta di Ramadan.
 Una settimana di festeggiamenti.
Non so perché ma l’acquisto della candelina numero 3 ha cambiato assolutamente questa sensazione.
E ancora vi giuro non me lo spiego.

6.Ricevi tanti inviti. Ai battesimi.

Proliferazione di nani. Madre natura pare non aspetti. Così dopo anni di inviti alle serate inizi invece a ricevere inviti a battesimi e liste nascite da Prenatal, luogo per me fino a poco fa sconosciuto e misterioso.
E quando ti riunisci non si fa altro che parlare di parti, epidurali e di cacca. E ne parli con le stesse amiche con cui anni prima parlavi di tutt’altro ma proprio ALTRO.
E qui mi fermo.I nani tra poco potrebbero iniziare a leggere.


7.Qualità e non quantità.

Ecco, a 15 anni pensi che avere tanti amici sia semplicemente stupendo. Invece a 30 credi esattamente l’opposto. Pochi ma buoni.
Il tempo a disposizione è ridotto e si cerca di passarlo con chi lo merita davvero o con chi ci fa stare bene e non con chiunque tanto per passare un pomeriggio.
Non c’è tempo per lagne o per persone arroganti e presuntuose.

8.Abbigliamento meno da battona.

Se io penso alle facce di mio padre quando uscivo per andare a ballare non posso far meno di sbuffare a ridere. Poverino. Saranno stati anni difficili per lui.
Minigonna e taccone. O Scollatura e taccone .Super trucco. Capelli perfetti.
A 30 anni semplicemente ci si copre di più. Ma solo in questa decade.
Poi si diventa MILF e la storia cambia del tutto.
Ma per me c’è ancora c’è tempo.

9.Chiedere scusa

Sicuramente si nasce con questa dote. Eh si per me lo è ,una dote.
Chiedere scusa e riconoscere i proprio errori è un gesto importante  che purtroppo non tutti sono capaci di fare. Io non ero capace. Ho imparato .
O almeno mi sforzo molto di più.

10. I love shopping
Ricordo con una piacevole sensazione il sabato pomeriggio quando mia nonna ,che è sempre stata molto generosa ,mi dava la bellezza di 20 euro.
Io andavo dritta in centro con le amiche (quando ancora i centri commerciali non esistevano) e me li sparavo tutti in vestiti & co.
La mia vera grande passione. Un piacere immenso.
Adesso pur avendo a disposizione più di 20 euro (per fortuna) devo dire che sono diventata molto più tirata. Specie da quando il mio fantastico super mega fighissimo contratto a tempo indeterminato è  andato a pu cioè magicamente sparito dalla sera alla mattina devo dire che sono molto più oculata nelle mie spese.
Motivo in più per cui adesso se devo comprare anche una pashmina ci penso 3 volte.
 E anche  questo non lo avrei mai detto.

 MAI.




Ringrazio per la foto VALENTINA INDELICATO che oltre a essere una fotografa e anche una fantastica artista  Clicca qui per info









martedì 14 ottobre 2014

(Cap 38)"Il bagaglio di una expat"



Inizi a realizzare che la partenza si avvicina nel momento in cui apri il bagaglio vuoto e inizi a pensare di metterci dentro qualcosa.

Fare i bagagli è una scocciatura diciamo la verità.

Se penso ai primi bagagli ,ovvero i miei primi viaggi ,scoppio a ridere.

Ricordo il mio scambio culturale in Ungheria all’età di 17 anni o la gita del 5°liceo a Praga.
In entrambi i casi portai roba per poter fare un tour mondiale di 40 settimane.
Partendo dal Monte Bianco e finendo alle Isole Samoa. Con  tanto di sci, dopo sci  e costumi coordinati, nel caso fossero serviti.
(Esagero ,ma non del tutto).
Non avevo idea su cosa potesse servirmi fuori casa e  tanto meno a cosa non potevo assolutamente fare a meno.

Mi serviva tutto.

E allora portavo tutto.

Fortuna che le compagnie low cost  non erano ancora così famose e potevo ancora contare sulla clemenza di qualche operatore aeroportuale di una compagnia aerea che non dava ancora importanza al peso del bagaglio (adesso sarebbe un’eresia).
Le prime vacanze avevo con me non bagagli, ma degli esseri umani.
Avrei anche potuto rischiare l’arresto.

Quando poi partii per la prima volta a Londra da sola all'età di 18 anni ero già  in una fase di grandi progressi. O almeno pensavo.
Misi accuratamente le cose nel bagaglio secondo reale necessità.
Peccato che non avevo messo in conto di andare a Londra e non in un villaggio sperduto del Burundi. 
Tante ma tante cose inutili anche quella volta.

La mia quarta vacanza a Parigi, invece, feci una solenne promessa.
 E per la prima volta riuscii quasi a mantenerla.
 Anche perché iniziai a realizzare seriamente  come  un bagaglio pesante nuocesse  gravemente alla mia spina dorsale ,nonostante i miei 19 anni.

Indubbiamente fare poi l’Assistente di volo ha dato una sostanziale svolta  al mio modo di fare bagagli.
Grazie a Dio.
Impari a capire ciò che ti serve realmente e ad  alleggerire al massimo il bagaglio.

Da li a seguire anche le mie vacanze presero una piega diversa. 
E un peso diverso.

E così con grande orgoglio che ricordo che io e LUI partimmo 3 anni fa per un FANTASTICO tour di California- Nevada e Arizona con un e dico UN bagaglio a mano a testa.
Sono riuscita  nella mia impresa. Anche se mi ci sono voluti circa 10 anni.
Vero anche che  negli Usa trovi Laundry self service (lavanderie)praticamente ad ogni angolo ,perfette per i travellers.
 A metà vacanza, infatti, andammo li e lavammo la nostra roba alla modica cifra di 2 $.
Poi ad un certo punto due anni fa i miei grandi progressi furono messi a dura prova dal trasferimento in Tanzania.
Cioè, non stavo andando in vacanza a Parigi o a Copenaghen dove se ti dimentichi qualcosa te lo compri.
Mi stavo trasferendo in Tanzania a tempo (inizialmente)indeterminato.
La prima volta in Tanzania feci un bagaglio che mi riportò indietro al mio  primo viaggio in Ungheria.
Ma non tanto di vestiti, quanto di TUTTO. Di tutto il resto.
Dallo shampoo al lievito per dolci,per intenderci.

Stavolta invece con trasferimento a Lisbona e pit stop nelle Isole Britanniche  mi sono ridimensionata.
In fondo se dovesse mancarmi qualcosa sono certa di trovare tutto .E se non lo trovo, va bene lo stesso. Si sopravvive.

E quindi con mio immensa gioia ho il piacere di comunicarvi che il mio bagaglio per questo trasloco pesa solo 20 kg .
Stavolta ho superato me stessa.
Grandi soddisfazioni.

Se qualcuno lo avesse detto a quella ragazzina di 17 anni che 13 anni dopo sarebbe  riuscita a fare un trasloco con solo  20 kg di bagaglio non ci avrebbe assolutamente creduto e sicuramente lo avrebbe preso  per un pazzo.
Ne sono certa.






mercoledì 8 ottobre 2014

(Cap 37)"Noi e i Social Network"


In questi giorni ho letto un articolo interessante che mi ha dato spunto a una riflessione.

Una ragazza olandese di nome Zilla ha fatto una sorta di esperimento che nasce da un progetto universitario.
Ha fatto credere a tutti di essere stata in vacanza nel sud est asiatico(Cambogia ,Laos e Thailandia ) ma in realtà non si è mai mossa dalla sua città ,Amsterdam.
Fantastico.
E ovviamente lo scopo era quello di dimostrare come i Social Network non sempre rappresentino la vita reale.

“Creiamo un mondo ideale che non ha niente a che fare con quello reale. Volevo provare com’è estremamente facile distorcere la realtà” –  afferma Zilla.

Alcune foto sono state modificate con Photoshop altre invece sono state realmente  scattate in piscina dietro casa sua e la classica foto del piatto della cena era stata invece scattata nella sua cucina.

Bene.
Anzi no, Male.

Ma  è davvero così? Davvero i Social Network riescono a modificare la nostra percezione della realtà?

Certo. Lo fanno continuamente. E io ne sono un esempio.

Quando ero in Tanzania postavo ogni tanto delle foto al mare ,in piscina e in varie spiagge.
Quando tornavo in Italia tutti non facevano che dirmi “che bello sei sempre al mare, che bello passi la tua vita in spiaggia…” ecc ecc.
Ovviamente non era così. Non sempre. Anzi. Delle settimane il mare non lo vedevo assolutamente.
Ma siccome pubblicavo in genere solo quel tipo di foto sono stata etichettata come “quella che andava sempre  al mare”.
LUI che invece al mare ci andava anche più di me ma non postava le foto su Facebook era invece  “poverino, lavora sempre”.

Oppure.

Giorni fa ho incontrato delle amiche ,una delle quali non vedevo da  tanto tempo. Parlando del più e del meno delle nostre ultime novità  ad un certo punto mi disse “Va be, tanto di te si sa già tutto”.
Vi giuro che per un secondo non capivo a cosa si riferisse.
Ma poi ho capito era riferito al Blog e ai vari Social Network. E mi sono fatta una risata.
E’ vero che in questo Blog racconto della mia vita. Racconto fatti,aneddoti e eventi accaduti .E  traslochi.
 Ma racconto una parte della mia vita ,quella che può essere divertente o quella che può essere ritenuta tale. O quella che può essere interessante. Ma non racconto mica tutto.
 Ma mi pare OVVIO.
O no?
Forse non così tanto.

Trovo che questo sia il rovescio della medaglia.
Si perde l’importanza di chiedere perché tanto l’ho visto su Facebook, instagram ,Twitter & co.
Ma davvero i Social Network hanno questo potere su di noi? Sono diventati così potenti?

Tempo fa una ex collega  postò delle foto su Facebook con un abito da sposa e con uno sposo. Si stava sposando .E fin qui niente di strano ,no?
Il punto era che iniziarono a chiederle… 
ma è un fotomontaggio? E’ una foto vera? O peggio ancora Perché ti sei sposata velocemente? Sei in attesa?

Semplicemente questa ragazza negli ultimi due anni(in cui  l’azienda aveva chiuso  e quindi  non aveva più visto colleghi)aveva  incontrato una persona e dopo due anni convolato a nozze. Una cosa normalissima insomma.
MA
NON aveva mai postato su Facebook una sola foto con il fidanzato e quindi per molte persone questa “persona” sbucava dal  nulla. Non esisteva. Ecco il motivo di tanta curiosità. Chi è costui??
Pensate un po’ come ci siamo ridotti.

Esempi così potrei farne tantissimi. E credo anche voi. Penso che questa riflessione almeno una volta l’abbiate fatta anche voi.
Ormai i Social Network sono diventati la nostra vetrina? Ma quanto questa vetrina corrisponde alla realtà?
Siamo davvero così supermegafantastici come le nostre foto/post sui Social?
Indiscutibilmente  questo nuovo modo di comunicare ha cambiato la nostra vita quotidiana.
Ma ricordiamoci che è finto…Non è reale.
Dietro un selfie sorridente possono esserci infiniti significati. E non tutti felici. Anzi.
Questo per dire che e’ un gioco e va utilizzato in un certo modo e con un certo buon senso.
E un pizzico di leggerezza aggiungerei.


Se il povero Pirandello fosse vissuto ai giorni nostri oltre a Uno, Nessuno e centomila avrebbe sicuramente aggiunto “il modo in cui vieni visto attraverso i Social Network.”
Per fortuna se l’è evitato.
Beato lui.