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sabato 21 ottobre 2017

(Cap 58)Ma come si vive in Portogallo?

Ma come si vive in Portogallo?
Consiglieresti di trasferirsi in Portogallo?

Domande da 100.000 dollari.
Che mi vengono chieste spessissimo.

Il Portogallo in generale sta attraversando un periodo di forte rinascita in ambito economico.
Rispetto a quell’Ottobre 2014 in cui siamo arrivati con una valigia e un biglietto di sola andata devo dire che il paese ha fatto tantissimi cambiamenti.

Il sole 24 ore la definisce in un articolo una RINASCITA IMPENSABILE, e per l’Unione Europea addirittura “un successo senza paragoni”.
Il Portogallo ha seguito le indicazioni della Commissione Europea e del Fondo Monetario dimezzando dal 2011 il deficit pubblico dal 9,8% al 2%,il livello più basso degli ultimi quarant’anni (Dati Sole 24 ore).


Seguito da tutti questi bei numeri un boom turistico impressionante.

Tanti, tantissimi amici sono venuti in terra lusitania rimanendone piacevolmente sorpresi.

Molti hanno addirittura progettato e applicato il progetto di trasferirsi qui vedendo un mercato in espansione.
Tra i tanti casi potrei parlarvi di una cara amica con tantissimi anni alle spalle in un mercato immobiliare italiano ormai statico e problematico che ha deciso di mettersi in gioco facendo dei colloqui inerenti al suo settore ed è stata assunta immediatamente.
Perché una nota agenzia immobiliare portoghese è alla ricerca di agenti che parlino italiano?
Semplice.

Per chi ancora non lo sapesse un grande numero di pensionati di tutta Europa (in primis i nostri italiani) hanno deciso di trasferirsi in Portogallo negli ultimi anni.

Denominata “Não residente habitual” ovvero “Residente non abituale” è uno status che offre a chi prende la residenza fiscale in Portogallo (più di 183 giorni)una serie di vantaggi fiscali per 10 anni. Il più importante è che dopo soli 6 mesi di residenza puoi ricevere per ben 10 anni la pensione al lordo senza il 37% delle trattenute dello Stato Italiano.
Fantastico.

Ma un aumento solo di pensionati?
No,in realtà il numero degli italiani in generale è cresciuto in maniera esponenziale da quando vivo qui. E anche altri cittadini europei e non. 
Nel 2014 era molto raro in metropolitana sentire lingue non portoghesi. Adesso è una cosa normalissima.

Tantissimi studenti e giovani vengono a studiare qui e tantissimi ci rimangono.
Ma perché?

Primo su tutti il motivo è inevitabilmente il costo della vita.
Sebbene sia aumentato negli ultimi anni rimane comunque tra i più bassi d’Europa e permette di vivere dignitosamente e autonomamente con meno di 1000 euro al mese cosa che in Italia non è assolutamente pensabile.
Io mi sto riferendo al Portogallo in generale.
Se andiamo nel particolare vi dico che una delle zone più gettonate è l’Algarve nella zona meridionale. Clima mite tutto l’anno ,spiagge da sogno, prezzi abbordabili e una generale tranquillità sociale.

Molti si trasferiscono a Lisbona.
Semplicemente meravigliosa. L’ho vissuta per 2 anni abbondanti e ho imparato ad apprezzarne tutte le qualità. E’ una città accogliente e molto funzionale. Imparagonabile a qualsiasi città italiana.
Tutti gli amici che sono venuti in questi anni a trovarci ne sono rimasti innamorati. Lisbona ti prende il cuore. E’ molto stimolante e divertente.
Non posso dire che trovare lavoro sia facilissimo ma a mio avviso è molto più semplice che in Italia.
Io personalmente sono stata molto fortunata. Ma in generale tra gli amici che vivono lì ,nessuno ha mai perso mesi per trovare lavoro. Cosa che non si può dire certo dell‘ Italia.
Molti prediligono la zona di Cascais, 25 km da Lisbona, sul mare . Personalmente la troverei comoda se non si dovesse pendolare tutti giorni con la città, ma ho tanti amici che lo fanno giornalmente con i mezzi pubblici che sono efficientissimi quindi se proprio volete vivere sul mare si può anche fare.
Io abitavo in una zona nuovissima, Parque das Naçoes, (Parco delle Nazioni ) una zona eccellente e piena di servizi. Da alcuni considerata cara ma in realtà noi trovammo un appartamento agli stessi prezzi di altre zone considerate in media meno care dove invece trovammo enormi difficoltà in quanto a ricerca di appartamenti decenti e già ammobiliati.



Vivo ormai a Porto da un anno e 2 mesi.
Ero venuta a inizi  2015 in vacanza per qualche giorno(feci anche un post Cap 47 "Porto,una piacevole sorpresa") e da allora ci sono stati ENORMI cambiamenti.
Porto è magica, decadente, storica e al tempo stesso ha tutte le caratteristiche di una grande città.
Rispetto a Lisbona, a mio avviso, è molto più vivibile Porto.
Meno caos, meno stress, meno traffico, meno gente.
Potrei definirla a misura d’uomo.

Quando vado in Italia in vacanza e poi ritorno qui è come se venissi invasa da un senso di calma e di benessere.
Il  portuense stesso è una persona diversa dal lisbonese. Qui a Porto le persone sono molto più socievoli, inclini all’ironia e detta francamente più simpatici. Riconosciuta questa differenza dagli stessi portoghesi ,devo dire che francamente è esattamente così.
E’ normalissimo attaccare qui bottone sulla metro o alla fermata del bus,  o fermarsi a parlare più del dovuto con un negoziante e farsi due risate.
A Lisbona sono un po’ più rigidi e ligi al dovere risultando delle volte un po’ scorbutici e introversi. Chiaro è che sto parlando in linea generale. E’ anche vero che personalmente a Lisbona ho conosciuto persone adorabili e cordiali.

Non per ultimo Porto è sia sul mare che sul fiume. Regalando delle immagini meraviglisiose  







Bellissima la zona di Foz (Foce del Douro appunto) dove si trova appunto l’estuario del fiume.


Quindi ritornando alla domanda iniziale, come si vive in Portogallo? Consigli un trasferimento?


Io consiglio sempre di venire a dare un’occhiata prima di fare il grande passo.
Il paese perfetto non  esiste anche perché ognuno ha di noi ha delle idee diverse riguardo a “paese perfetto”.
Risponderei  sicuramente che merita assolutamente di prendere in considerazione l’ipotesi di un trasferimento ma anche di valutare caso per caso le singole necessità.
Personalmente ci vivo bene ma io ho già un lavoro e la mia situazione personale è diversa. Non mi sono trasferita in Portogallo perché mi piaceva.
Mi sono trasferita perché la proposta lavorativa era qui.

Sono stata per certi versi “costretta” a scegliere di vivere qui però devo dire che dopo 3 anni sono contenta di averlo fatto.

Alla prossima 🔜






sabato 4 aprile 2015

(Cap 47)Porto.Una piacevole sorpresa.



Tutto nacque da una semplice  domanda.

Vale, cosa vorresti per il tuo compleanno ?

Una domanda che ogni anno LUI puntualmente mi chiede in preda a una sorta di panico generato da un VUOTO assoluto come lo sarebbe tutto il genere maschile davanti a una situazione taaaanto difficile.

Risposta abbastanza scontata.Almeno per me.
Tra le cose che adoro ricevere in regalo ,senza dubbio quella che ne esce vincitrice in assoluto è un viaggio.

Che sia un gitarella fuori porta, un safari o un road trip in California devo dire che indubbiamente questo è per eccellenza il regalo che più preferisco ricevere (Ma ddai?)

Il piacere che si prova andando alla scoperta di qualcosa di nuovo è impagabile.
Nessuna borsa o gioiello può competere al riguardo. 

E allora abbiamo iniziato a organizzare un viaggio direzione Porto.
Che per noi in effetti è una gita fuori porta.

Porto  (o Oporto in italiano)dista circa 300 km da Lisbona e si può raggiungere sia in bus (più economico)che treno ma anche in aereo (con tariffe talvolta più vantaggiose del treno).
Abbiamo optato per il treno e ho scoperto che se ti registri e  prenoti sul sito delle  ferrovie http://www.cp.pt/passageiros/pt  si riescono  anche a trovare sconti del 50 % sulle tariffe.

Siamo partiti intorno alle 8:30 a.m. dalla stazione di Oriente (per noi più comoda) e siamo arrivati a Porto intorno alle  1050 a.m. Un viaggio molto comodo, i treni sono puliti e silenziosi. Ma qui è una normalità.

Siamo arrivati alla stazione di Porto Campanha che non è la centrale ma è comunque ben collegata con la famosissima stazione di Sao Bento.
Chiamarla una stazione sembra quasi un insulto.
La stazione di Sao Bento risale al 1900 ed è interamente  rivestita di azulejos




Quindi ci siamo diretti verso la guesthouse che avevamo prenotato che si trova a 5 minuti a piedi da Sao Bento.
Una boutique guesthouse per l’esattezza, che abbiamo trovato davvero deliziosa.
Ci hanno accolto con caffè è biscottini e una mappa per spiegarci la città. Molto carino e molto curato, e ve lo consiglio assolutamente  http://shiadu.com/casa-dos-loios/home/ .



Posate le valigie in camera siamo andati subito alla scoperta della città.

E sotto consiglio della ragazza della guesthouse ci siamo diretti subito alla Torre dei chierici (torre dos clerigos) che è il simbolo della città di Porto.
Una vista da togliere il fiato….!








Proprio questa bellissima vista ha permesso di pianificare il percorso successivo.
Abbiamo deciso di andare diretti lungo il fiume Douro e andare alla scoperta del quartiere Ribeira ,che è il quartiere più caratteristico di Porto.





Dall’altra parte del fiume si trova Vila Nova De Gaia che non è altro che la zona dove hanno sede le grandi aziende produttrici del famoso Porto, nelle quali si possono fare anche le degustazioni.




Indubbiamente questa è una cosa da non perdere anche perché il Porto è un vino liquoroso molto dolce che piacerà proprio a tutti.
Abbiamo scoperto così che ci sono sette tipi di Porto tra cui i principali sono il Ruby e il Tawny e che la sua storia risale addirittura in epoca romana e poi riconosciuto ufficialmente nella seconda metà del 700.
Proprio per questa lunga storia  la valle del Douro ,ovvero la zona esclusiva di produzione del Vinho do Porto venne dichiarata nel 2001 Patrimonio Mondiale dell’umanità dall’Unesco.



L’indomani abbiamo proseguito il nostro giro visitando Il mercato coperto  di Bolhao .
Questo mercato è diviso in 4 sezioni: Fiori, pesce, carni e verdure. Si trovano anche dei piccoli Bar in cui è possibile fare degustazioni di formaggi e vino a prezzi decisamente abbordabili.








Poi siamo andati a vedere la famosa livraria Lello e Irmao, una antichissima libreria(originariamente  una biblioteca) che si trova in Rua das Carmelitas .
Realizzata nel 1869 ,la libreria ,che pare sia una delle più belle al mondo, è  stata di ispirazione nientepocodimenoche alla scrittrice J.K.Rowling ,famosa per la celebre serie di romanzi di Harry Potter.
Purtroppo è severamente vietato scattare foto quindi dovete “accontentarvi” della mia personale descrizione.
L’edificio è un mix tra tradizione neogotica e architettura liberty caratterizzato da  una imponente scala sinuosa, il soffitto decorato ,le pareti di legno intarsiato e lucernaio di vetri decorati.
Questa libreria ha qualcosa di assolutamente magico e non mi stupisce che J.K. Rowling ,che visse  a Porto per un periodo, ne sia rimasta affascinata.


Porto è una città piccolina, proprio per questo suggerisco di perdersi tra le sue stradine del centro storico  partendo da vie come Rua do Marcadores o Rua de Santa Catarina.
E’ pieno di negozi vintage ,uno più bello dell’altro.
E’ stata dura trattenersi e astenersi dallo shopping.







Raramente nei miei post consiglio ristoranti particolari, ma stavolta farò un’eccezione.
Questo ristorantino ,Casa mundo ,situato al numero 73 di  Rua des  Caldeireiros , angusto in apparenza è semplicemente fantastico.


E’gestito dalla cuoca, la  padrona di casa che proprio dentro casa sua ha organizzato 4 modesti tavolini e  offre alla modica cifra di 4.60 euro un pranzo completo con: zuppa , piatto principale (a scelta tra 4 opzioni), un dolce e il caffè.
Lasciando perdere la qualità del cibo che ho ritenuto ottima devo dire che è stato indubbiamente uno dei pranzi più caratteristici  fatti fin’ ora in Portogallo.Quindi 10 e lode alla Senhora per la sua attività.

Maestosa e elegante è la Cattedrale de Se  .
In stile romanico  ,presenta un chiostro gotico e pareti di azulejos bianche e azzurre.
Fuori dalla cattedrale si affaccia una stupenda vista sul fiume Douro e sul quartiere di Ribeira.


Siamo andati anche a vedere il Palacio da Bolsa ,il palazzo della Borsa ,in stile neoclassico iniziato nel 1842.
E’ uno degli edifici più importanti di Porto  ed è stato costruito dall’associazione commerciale cittadina.
Tra le sale più belle ,la Sala Araba utilizzata oggi per il ricevimento di Personalità o vertici di stato in visita.


Attenzione le visite sono guidate e a orari ben precisi,
quindi vi consiglio di consultare prima il sito   http://www.palaciodabolsa.com/

Il terzo e ultimo giorno abbiamo visitato la zona del Palacio da Musica che è un complesso di sale da concerto  realizzata nel  2001 in occasione della candidatura di Porto come Capitale Europea della Cultura  anche se i lavori non finirono in tempo e furono ultimati nel 2005.
Purtroppo anche qui le visite guidate erano solo in alcune fasce orarie e sfortunamente  per questo non siamo riusciti ad entrare.(Controllate qui gli orari http://www.casadamusica.com/)
Ma pare valga assolutamente la pena .Peccato ,sarà per la prossima volta.
Poi abbiamo passeggiato per la Rua Cedofeita e dintorni,meno turistica e piena di negozietti,bar ecc…







Ed è proprio qui che ci siamo fatti coraggio e abbiamo assaggiato la specialità di Porto, la celeberrima francesinha .
Ne avevo già sentito parlare e i racconti erano stati alquanto variegati. Chi l'ha amata e chi nn la mangerebbe proprio mai piu'.
E avevo letto il post della bravissima Chiara Santamaria in  Ma che davvero?





La francesina  di base è un panino. Un panino con tutto però. Salame ,una fettina di carne di vitello, salsiccia e wurstel. Affogato in un mare di formaggio fuso e una salsa alla birra. E questa è la versione basica. Poi c’è una versione “speciale” con pure l’uovo su.



Personalmente non l’ho gradita .E’ fatta per veri stomaci, stomaci forti. Un mix di sapori che per me sono stati  fin troppi . Ma chiaramente gusti son gusti.
Ho preferito di gran lunga il Caldo Verde,una tipica zuppa portoghese a base di cavolo e patate.




Porto è una città deliziosa e per certi aspetti mi è piaciuta molto più di Lisbona.
Ha un qualcosa di magico e dei colori unici. Non è per nulla caotica e la si visita tranquillamente a piedi, approfittandone per perdersi nelle vie, o calçadas , e scovare stradine meravigliose e incredibilmente  suggestive.
Ci ritornerò sicuramente.



Muito Obrigado  ;)

























sabato 21 marzo 2015

(Cap 46)Pause,bici e miradouros.

Rieccomi qui.

Non ho scritto per tanto tempo. Per una serie di motivi. Primo su tutti sono stata presa da altro che mi ha portato via molte energie.
E molta pazienza.

Principalmente in questi mesi ho riaperto i libri e dato alcuni esami.
E sono rientrata in Italia per i vari appelli.

Tutti gli esami sono andati abbastanza bene. Sono io che ho rischiato  di impazzire.
Ovviamente ironizzo, ma ci sono state delle giornate in cui ci sono andata abbastanza vicino.

E’ strano quando riapri i libri e non hai più 20 anni ma invece hai 10 anni di contributi alle spalle.
Sono cambiata tanto in questi anni ed è cambiato molto il mio modo di rapportarmi a un esame.
Io da studentessa poco volenterosa a cui bastava il minimo per andare avanti (il mio motto era massimo risultato=minimo sforzo) sono arrivata ad essere una perfezionista quasi esagerata.

E forse mi preferivo prima.

Sicuramente vivevo  meglio. E avevo più vita sociale.

Essere uno studente a tempo pieno è pesante. E’ uno stress senza limiti, una frustrazione senza limiti. Non è mai abbastanza e ti senti in colpa se un pomeriggio lo passi in palestra o fai tardi una sera e l’indomani perdi mezza giornata che potevi dedicare allo studio.
E’ pesante anche perché nessuno ,o almeno molta poca gente capisce realmente come ti senti e sembra quasi sia un gioco o un modo per passare tempo,specialmente visti i miei 30 anni.

Comunque sono contenta di aver sfruttato questa mia pausa lavorativa forzata ed essermi dedicata a tempo pieno a una cosa che fino adesso era stata fatta solo nei ritagli di tempo.
Ho sempre preparato esami tra un volo e un altro e in orari e situazioni scomode.
Adesso che vivo una situazione “normale” con orari normali e il giusto tempo a disposizione mi fa quasi strano.Giuro.

Nonostante questa mia vita da pseudo-reclusa delle ultime settimane devo dire che mi sono cercata di ritagliare vari momenti per godermi questa nuova vita portoghese. E ne sono sempre più colpita.
Adesso sono circa 4 mesi che abito qui e inizio ad avere delle mie idee meno da turista per caso.

Lisbona è proprio una bella città. Ci sono punti e scorci che pur avendoli visti cento volte ogni volta che ci ripasso davanti sembra la prima volta. Parlo soprattutto dei miradouros ovvero dei punti (o terrazze)da cui si possono godere delle viste meravigliose che lasciano senza fiato.














Sono venuti vari amici a trovarci. E mi diverto un sacco a fare da cicerona per la città.
La città pur essendo una capitale non è poi così grande ed molto piacevole camminare e intrufolarsi in stradine o calçadas.
Qui cammino tantissimo.
Non camminavo così tanto da anni.

Ogni volta che torno in Italia mi rendo conto quanto sia limitante il fatto che si preferisca quasi sempre l’auto piuttosto che una sanissima passeggiata o l'utilizzo di un mezzo pubblico.
Colonne di macchine in fila con guidatori scorbutici che inveiscono sugli altri perchè intasano le strade.Come se loro stessero facendo una cosa differente.

Ho anche acquistato una bici che uso per fare lunghe passeggiate sul lungo Tejo che è proprio davanti casa nostra.
Il costo della vita è decisamente basso anche se devo dire proporzionato agli stipendi, bassi anche loro.

La crisi c’è anche qui.Senza dubbio si avverte.
Ma la città è comunque molto curata,i mezzi funzionano perfettamente così come gli uffici pubblici e il portoghese medio ha un senso civico che in Italia abbiamo solo in pochi.

Insomma in queste settimane mi sono dedicata ad osservare questa nuova città e i suoi abitanti.
Sto cercando di farmi l’orecchio con il portoghese ma ancora la strada è lunga.
E il mio spagnolo non mi aiuta ma anzi,mi induce continuamente all’errore.

Ecco a voi la nuova lingua denominata portignol di cui io sono in assoluto la regina.Ma in fondo ci capiamo lo stesso e ancora per poco ce lo facciamo andare bene.

Insomma...avrei mille cose da raccontarvi.Non è una città che può solo essere descritta.Bisogna viverla per capire realmente di cosa si sta parlando. E  chi ci è stato o ci ha vissuto sa a cosa mi riferisco.

Però che Lisbona fosse innegabilmente stupenda, per certi versi me lo immaginavo anche.Ciò che non mi immaginavo minimamente è quanto fosse meravigliosa la città di Porto.

Ma Porto merita senza dubbio un post a parte.
Ve ne parlerò nei prossimi giorni.

A presto


giovedì 23 ottobre 2014

(Cap 39) "I love Uk"

Eccoci qui.

Scrivo da una caffetteria chiamata Prèt a manger ,una delle mie preferite in Uk.
Fa molto Carrie Bradshow, lo so. Una Carrie Bradshow dei poveri, ovviamente.(Per chi non sapesse chi sia ,è il personaggio principale di Sex and The city).
In realtà non ho connessione in Hotel quindi ho preso  il pc e sono venuta qui e usare internet “a scrocco” (come NON direbbero gli anglofoni).

Come dicevo precedentemente ,non siamo a Londra ma in un paesino del West Sussex  chiamato Crawley.
Questa piccola Crawley  è  una cittadina vicinissima all’aeroporto di Gatwick, motivo per cui piena di Piloti, assistenti di volo e in generale di personale di compagnie aeree.
Infatti mi è capitato passeggiando, di incontrare tanta gente che avevo conosciuto nella precedente compagnia.
Tutti qui per lavoro ,si intende.
Questo perché siamo Choosy (schizzinosi), mi verrebbe da pensare.
(Celebre aggettivo che ci diede il nostro ex ministro del lavoro)
Ma non tocchiamo questo tasto. Non ci avveleniamo, tanto è inutile.

Quando ho detto che ci saremmo fermati due settimane vicino Londra puntualmente qualcuno mi ha chiesto
 “Ma se lui lavora tu che fai”?

Come se qui ci si potesse annoiare.

Partiamo dal fatto che in assoluto l’Inghilterra è il posto che più ho amato negli ultimi 14 anni.
Si lo so cosa state pensando.

C’è  freddo, piove sempre, si mangia male
OK.

Sarà anche vero, ma quando venni qui 14 anni fa a tutto pensavo  tranne che a questi luoghi comuni che a me personalmente  neanche  venivano in mente.
Sicuramente il clima non è dei migliori. Impossibile negarlo.
Ma questo per me ,passava davvero in secondo piano .Non avevo proprio tempo di stare li a pensare al clima.
Pioveva? Portavo l’ombrello. STOP.
C’era freddo? Mi coprivo. STOP.
Imitavo gli inglesi.
 La  loro giornata con la pioggia era una giornata più o meno come le altre, dovevi solamente  coprirti un po’ di più.
 A loro non cambia più di tanto.
Quando tornai in Italia mi resi conto quanto sto maledetto clima influenzasse in maniera esponenziale i miei connazionali.
Una giornata con la pioggia, in Italia ,è una giornata negativa, negativissima.
Una giornata in  cui, per quanto possibile, bisogna annullare tutti gli impegni e cercare di ripararsi il più possibile  dalla maledizione divina chiamata PIOGGIA.
Sto ironizzando, chiaro, ma delle volte credo davvero che molta gente la consideri  quasi una maledizione  di cui una volta colpiti si rimane stregati per sempre!

La mancanza di cibo italiano  non mi colpì minimamente. Lo avevo mangiato per tutti quegli anni. Non ne sentivo la  mancava.
Puntavo invece ad assaggiare tutte quelle cucine strane che  a Catania non trovavo assolutamente.
Mi riferisco alla cucina indiana, thailandese ,giapponese e via dicendo. Che adesso  si trovano tranquillamente pure a Catania ma 14 anni fa  non era ancora così di moda andare a mangiare fuori cose diverse .Il sushi per esempio, oltre a essere caro era poco gettonato ( il pesce crudo?!bleah)
Quello che mi piacque subito di Londra fu il fatto che in soli 2 giorni trovai non uno ma ben due lavori ed ebbi quindi anche la possibilità di scegliere quello che preferivo tra i due. Roba futuristica.
Parliamo di lavoretti .Ovvio. Ma per i miei 18 anni andavano più che bene.
Facevo la Nanny(che in italiano tradurremo come una tata o baby sitter) a una deliziosa bambina di 8 mesi in un delizioso paesino chiamato Epping che stava a 45 minuti di metro a nord di Londra, nell’Essex.
E siccome avevo il fine settimana libero e volevo fare qualche soldino in più  trovai un altro lavoro nel weekend in un delizioso ristorantino molto posh non molto distante da casa.
Nelle mattine del weekend giravo per Londra e ogni volta andavo a vedere qualcosa di diverso.
Una volta il British Museum, una volta Camden Town.
Londra mi piaceva proprio perché potevi essere un po’ come volevi .Potevi essere “una  che va al Museo” o “una che va in un mercato” come Camden. Non ci sono etichette.
Chiaramente questa era la visione di una diciottenne che veniva da una  città media italiana. A quell’età vedi ancora tutto FIGO.
Poi le successive volte iniziai a realizzare che Londra può avere anche dei grossi difetti come i costi esageratamente eccessivi o il servizio sanitario scadentissimo(pure peggio del nostro).
Nonostante tutto però Londra rimane la mia preferita, forse perché è la prima vera città in cui ho vissuto, dopo la mia natale.
E la cosa assurda è che dopo tutti questi anni ci sono ancora cose che non ho visto.
Sicuramente per il fatto che la città è semplicemente immensa e poi anche per il fatto che cambia davvero rapidamente. In un paio di anni ho trovato nuovi edifici e nuovi quartieri che magari prima non erano così famosi.
Un posto in cui non ero mai stata era Shoreditch, un aerea dell’East end che per anni è stata quasi snobbata ma adesso piena di mercatini vintage e  caffè e clubs.










Semplicemente meraviglioso e merita una capatina.
Poi stavolta ho deciso di usare la bici per girare uno dei parchi che più adoro, Hyde Park .E devo dire che è stato piacevolissimo visto anche il clima in questi giorni è stato meraviglioso.




Un altro posto che merita tanto è sicuramente Hampstead Heath. E’ un grande parco a nord di Londra che si trova appunto ad Hampstead, un quartiere davvero elegante famoso perché scelto  da ,intellettuali,musicisti e artisti (un “certo” Sigmund Freud  ,per esempio).














Insomma Londra è per me in assoluto la città in cui annoiarsi è davvero difficile.
Ho sempre qualcosa da fare .Da vedere. Da scoprire.

Per non parlare del resto. Mi riferisco alle deliziose Brighton e Portsmouth in cui sono stata la settimana scorsa…
Ma forse mi sono dilungata troppo…
Ne parleremo nel prossimo post. A presto!