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martedì 22 aprile 2014

My life in Tanzanìa (capitolo 24)'La moda in Tanzania'





Un altro  aspetto che vorrei farvi conoscere è la moda.

La moda??!!! Direte voi.

Nessuno si immagina che in Tanzania ci sia una moda. E tantomeno  lo immaginavo io.
Ma invece è così.
Le ragazze tanzane hanno una passione per la moda che nessuno si aspetta.

Parliamo dell’abbigliamento.
Indubbiamente sono attratte dalla moda occidentale . Tutto quello che è occidentale per loro è il top del top.
I negozi di abbigliamento tanzaniani sono pieni di roba pseudo-cinese importata da Hong Kong ,dagli Emirati Arabi o dal Vietnam.
Personalmente la proprietaria del negozio si reca in queste città,carica i bagagli all’inverosimile e porta la merce a Dar per venderla al suo negozio. E la merce va letteralmente a ruba.
Per quanto riguarda le taglie... ti accontenti. Se trovi la tua bene altrimenti le porti dal sarto e te le fai adeguare. Oppure le metti di una taglia diversa.
Importano di tutto dai vestiti ai cappelli,dalle borse alle scarpe. Purché sia alla moda.
Lo scorso anno ho visto delle ragazze indossare i famosi stivali “ugg” pur non essendoci (ovviamente)nessuna necessità trattandosi di stivali tipicamente invernali.
 Ma la moda è moda e sappiamo quante sciocchezze può portarci a fare (vedi gli anni 80 e i capelli cotonati).
Oltre a seguire la moda occidentale,a loro piace tantissimo utilizzare le loro stoffe. E qui arriviamo al pezzo forte.
Le loro stoffe sono molto belle e molto originali. Le indossano tutti. Grandi e piccoli. Spesso anche gli uomini.
E’ facilissimo, vai al mercato scegli la stoffa e poi chiedi a un sarto di fartelo fare su misura.
Non è costoso come in Italia, un vestito su misura può costarti al massimo 20-30 euro.
La mia amica Rose mi ha gentilmente fornito le sue foto così da poterverle mostrare.









Come vedete Rose ,che rappresenta in pieno la tipica ragazza alla moda tanzaniana di cui parlavo prima,sfoggia ogni volta pettinature diverse.
E qui volevo arrivare.
Inizialmente mi capitava di incontrare una ragazza e di presentarmi “Nice to meet you, I am Valentina”
La stessa ragazza poi la rincontravo dopo settimane e io ancora “Nice to meet you, I am Valentina” e magari questa mi guardava un po’ male.
Semplicemente non le riconoscevo per via delle loro acconciature.
Che cambiano ogni settimana.
Ogni settimana (o a volte anche di più) loro cambiano completamente look e fatichi davvero a riconoscerle.
Un giorno le vedo in Braids (treccine) il giorno dopo ricci stile afro e un altro giorno con i capelli lisci.
Secondo me lo fanno per far rincoglionire gli expats.



I costi delle acconciature variano in base al lavoro impiegato. E in base al tipo di parrucca o posticcio che viene applicato. Varia dai 20.000 scellini (10 euro) a 100.000 scellini (50 euro).
Per un attimo avevo pensato di fare anche io le treccine,pensavo che fosse il posto più adatto per farle.
Figo ,no?
Ma poi ho visto un giorno Rose dolorante e ho pensato che vado bene anche senza treccine.
Sono dolorose i primi due giorni … ma in genere il dolore è sopportabile. 
In genere.
A Rose un giorno le avevano fatto delle treccine talmente tirate da non poter riuscire a dormire e solo con qualche antidolorifico ildolore si era placato.
Il motto “Se bella vuoi apparire un po’ devi soffrire”  è stato secondo me inventato in Tanzania.
Una sofferenza letterale.
Altro che ceretta.
Poi …le unghie.Nail art.
I saloni di bellezza propongono delle unghie finte esattamente come in Italia.
Sono gusti, si sa. Ma se in Italia ho visto delle unghie esagerate in Tanzania ho visto delle cose che mi si è bloccato il respiro.
Eh daje con unghie di 10 cm maculate… na’ chiccheria.
Ma anche questa è moda e va accettata (anche se io ancora un po’ fatico).
Per il resto è come da noi,con un tocco di esagerazione per certi versi.
L’abbigliamento rappresenta lo status sociale e va sfoggiato al massimo.
Questo aspetto è particolarmente in evidenza ai matrimoni tanzaniani, un vero e proprio evento sociale che non e' altro che un modo per sfoggiare ricchezze e averi (quindi come in Italia o anche peggio).
Ma il matrimonio tanzaniano merita un post a parte perché è proprio un evento mondano senza prececenti.
 Un po’ come la notte degli Oscar.
E penso pure di essere riduttiva…