LISBONA…!
Ebbene si
dopo tante (ma tante taaante considerazioni) ecco il nome della prossima
destinazione.
Che è
arrivata ovviamente senza non poche perplessità.
Un ennesima
volta io e LUI a tavolino e valutiamo le
nuove proposte lavorative.
Un film già visto.
Ormai siamo
bravi. La prima volta era stato meno divertente. La prima volta avevamo tanta
(ma taaanta) paura di fallire.
La paura di
fallire c’è anche adesso ma in noi si è creata una sorta di fiducia e uno
spirito avventuriero tale da pensare che “forse” ce la si po’ fa’.
Se fosse
arrivata solo la proposta di Lisbona sarebbe stato semplice.
Hai una
proposta ,c’è poco da scegliere.
E
invece no.
Troppo facile.
Insieme alla
proposta di Lisbona ne arriva una nuova…un nota città di un ricco paese
arabo(che non è ne’ la occidentale Dubai ne’ la figa Abu Dhabi, per intenderci ).
PANICO.
Ndo namo?
Considerazioni
infinite. Giornate intere di considerazioni. E anche nottate.
Il contratto
nella città araba propone tanti soldi ma una vita comunque sia…limitata.
Un benessere
“finto”.
Ovviamente
anche stavolta, così come lo fu per la Tanzania, ho passato ore su internet a
leggere Blog, recensioni, informazioni ecc. ecc.
Le cose da
valutare sono tante. E i soldi offerti sono tanti. Poi però pian piano inizi a
chiederti
“come mai questi ti danno
tutti ‘sti soldi…?”
Devi
sottostare alle loro regole, al loro stile di vita. Che può anche piacere, per
carità.
Tutto sta a
capire come sei fatto tu.
Ci sono
persone che morirebbero all’idea di poter guidare un porsche e frequentare
posti superfighi ,andare a cena nel ristorante superfigo a mangiare roba
superfiga con gente superfiga indossando borse/scarpe superfighe ( ho reso l’idea?)
Una vita da Red Carpet.
Si, ma non è
la nostra vita.
Non è quello
che io voglio dalla vita. Non è quello che LUI vuole dalla sua vita.
E allora
,dicevo ,io e lui ci siamo rimessi a tavolino per valutare tutte queste belle
cose.
Un giorno
eravamo a favore. Un giorno contro. Io addirittura sono stata capace di
sostenere tesi diverse nell’arco della giornata. E anche nell’arco di poche
ore.
Poi lui
diceva a me No,dai decidi tu.
E io No,no decidi tu.
Due
esemplari di cazzi confusi ( pardon me).
Abbiamo pure
scritto pro e contro delle due città su un foglio di carta. Stile
nomi-cose-città.
Roba da
internamento immediato nel primo istituto di igiene mentale della regione
Lazio.
Poi ad un
certo punto abbiamo deciso.
Ed ha vinto Lisbona.
Città dove
ne’ io ne’ lui siamo stati.
Ma…Lisbona è
Europa.
In pratica è
come se da Roma ci trasferissimo a Viterbo. Dietro
casa, appunto.
La scelta di
Lisbona è stata fatta dopo reali considerazioni delle nostre personalità. E’
una città che (pare) essere a misura d’uomo. E’ una città viva e culturalmente
molto vivace.
L’opposto
esatto della città araba.
Una nuova avventura ha inizio.
I dubbi e le
perplessità ci sono sempre ma cerchiamo di scacciarli via con pensieri
superpositivi e ottimisti.
Si parte!
I can’t wait …
(direbbero
gli anglofoni.)