giovedì 10 aprile 2014

My life in Tanzania (Capitolo 21) 'Considerazioni'

Ciao a tutti!!

Qualche giorno fa è stata pubblicata la mia intervista su Italiansinfuga .
Non mi avevano mai fatto un'intervista nella mia vita. Tanto meno sul Blog,figuriamoci.
Quindi ci ho messo un po’ per riflettere sulle risposte.
Chiaro è che era  un' intervista generica e  ho dovuto in poche righe parlare della Tanzania e del Blog.
Cosa non semplice.
Pochi giorni dopo ne è stata pubblicata un’altra per un altro sito,in lingua inglese su   xpatgirls.com .
Tre giorni fa è stata pubblicata un'altra per Viviallestero.com .
Grazie a queste interviste il numero dei lettori è aumentato notevolmente.
Il Blog inizia a girare davvero.
Per quanto io volessi inizialmente evitare di collegarlo a Facebook o ad altri social networks mi resi conto sin da subito che questo era pressoché impossibile.
O perlomeno,non avrei avuto lo stesso numero di lettori.
Per esempio Instagram.
Ho creato un profilo ‘mylifeintanzania’che sta riscuotendo un discreto ma inaspettato successo.
Le immagini in effetti,hanno il loro fascino e sono quelle a colpirti prima delle parole.
E per le parole ,per leggere dunque , serve tempo che non tutti, mi rendo conto ,possiedono.
Grazie a questo Blog sono riuscita a mettere luce su alcuni punti della mia vita e sono riuscita finalmente ad ammettere quanto davvero io sia stata fortunata ad avere avuto la possibilità di una esperienza del genere.
Con il mio blog ho cercato di comunicare inizialmente, come un evento terribile,come perdere il lavoro,possa poi essere usato come “scusa” per poter chiudere una porta nella propria vita e aprire il “famoso”portone di cui si parla spesso.
Non tutto il male viene per nuocere.
Bisogna guardare sempre il lato positivo delle cose, o almeno provarci.
Il primo passo è fondamentale. Non aspettarti che lo facciano gli altri per te.
Tu sei il responsabile di te stesso.
Non permettere mai agli altri di dirti cosa è giusto o non è giusto per te.
Non permettere che i giudizi degli altri ti feriscano e  blocchino il tuo percorso.
Non permettere agli altri di dire chi sei tu.

La Tanzania è una terra meravigliosa.
Senza questa esperienza in Tanzania non avrei mai imparato tutto ciò,non avrei mai visto tutto ciò.
Non avrei avuto modo di arricchire la mia vita con simili esperienze.
Aveva ragione il mio amico M. di cui ho parlato nel capitolo 5 , gli aspetti negativi sono stati superati dagli aspetti positivi
E inizialmente non lo avrei mai detto.
Per esempio,le persone care.Gli affetti.
Questa lontananza "forzata" mi ha fatto capire  quali sono i veri affetti.
Gli amici,quelli veri,ci sono sempre. Anche se vivi a 20.000 km di distanza.
Il post  in assoluto più letto è stato il 16° ‘Che se magna in Tanzania’.
E mi fa ridere perché è stato un post che ho buttato così … senza troppi pensieri.Non mi aspettavo tanto.
Quello che invece è stato per me uno dei più “sentiti” è l’intervista con Akaro (capitolo 19) che è stata davvero emozionante per me. Però ha avuto meno lettori del numero 16.
Strano,no?
Mi piace sapere come il lettore percepisce i miei post.
Le idee mi vengono anche così.
Mi vengono dai commenti e dalle considerazioni dei lettori.
Per questo motivo vi invito ancora a farmi domande e a scrivermi.
Mi fa piacere aver scatenato in voi questa curiosità. La curiosità di capire come si vive in una  grande città di un continente africano.
Del resto io per prima ne sono stata colpita ed è per questo motivo che ho pensato all’idea di questo BLOG.
Ero un po’ restia inizialmente, perché avevo paura di apparire a volte troppo superficiale( per esempio con la twerk dance,capitolo 18) o forse un po’ egocentrica nel raccontare la mia vita attraverso i post(i primi capitoli,in cui parlo unicamente di me)
L’idea che il70 % , credo,delle persone  ha dell’Africa (compresa la mia ,in passato) è completamente differente da quella che invece  è realmente.
Innanzitutto l’Africa ,non dimentichiamo, che è un continente e come tale gli stati sono diversissimi tra loro.
A loro volta gli stati ,presentano tante differenze al loro interno.  
La mia esperienza è relativa principalmente a Dar es Salaam dove vivo, ai Safari e agli altri mini viaggi che ho fatto in quest’ultimo anno.
Probabilmente chi va in Botswana ha un’esperienza,chi va in Congo ne avrà un’altra completamente opposta.
Una delle cose che questa esperienza mi sta insegnando è proprio a non dare le cose per scontate come spesso,involontariamente, tendevo a fare.

Con questo post sto  solo  semplicemente traendo, in qualche modo, le  "conclusioni" di questi primi 3 mesi del blog  e ringraziarvi per la vostra partecipazione.

Tutaonana!!
(a presto!!)










2 commenti :

  1. Mi piace questo bilancio dei tuoi primi tre mesi di blog! Anche il mio è nato come un modo di rimanere in contatto con quelli che lasciavo. In realtà si è subito trasformato in qualcos'altro a cui tengo molto e che mi fa compagnia in questa esperienza lontana.

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  2. Ciao,ho letto qualche post nel tuo BLOG.Complimenti e'davvero interessante!

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