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mercoledì 23 dicembre 2015

(Cap 51)I Miradouros di Lisbona

Bom dia!

E rieccoci qui.
Ho pensato e ripensato a cosa mi piacerebbe scrivere su Lisbona.

Sulla capitale portoghese è stato scritto tanto. Il web è pieno di notizie ,di Blog e di racconti di vario tipo.
Riuscire a raccontare qualcosa di “diverso” non è facile.
Per questo cercherò di raccontarvi la “mia” Lisbona.
Lisbona vista con i miei occhi e con le sue mille sfaccettature.
Dunque da cosa potrei inziare…

Iniziamo dalle cose più semplici.

Potrei raccontarvi della cosa che credo di amare per eccellenza di questa città.
Ci sono luoghi in cui sono andata 100 volte e non mi stanco mai di ritornarci.

Sto parlando dei Miradouros.

I miradouros  sono le “viste” i “belvedere “della città.
Starei ore ed ore a scattare foto da questi splendidi punti.
In genere quando vengono gli amici a trovarmi ,i miradourous  sono tra le prime cose che mi piace mostrare.
 Anche perché ti  aiuta a renderti conto anche della città che hai li davanti a te.

E sono bellissimi da vedere sia di giorno che di sera.
Infatti con il calar sole e con il gioco di luci lo scenario cambia totalmente offrendo panorami senza eguali.

Il miradouro per eccellenza secondo me è indiscutibilmente quello di Santa Lucia.
La prima volta che vidi questo spettacolo rimasi letteralmente senza fiato.






Il fiume Tago davanti a noi,lo splendido quartiere di Alfama e questo gioco di luci riflesso nelle case colorate.


Mi piace rimanere li fino al tramonto e fotografare la trasformazione del paesaggio.
Proprio li accanto si trova un chiosco in cui sorseggiare una cerveijinha (birra piccola) e godersi lo spettacolo.









Miradouro da Graça
Questo miradouro l’ho scoperto per caso.

Nelle prime settimane a Lisbona c’erano delle giornate in cui camminavo senza una meta precisa,volontariamente cercando di perdermi tra i quartieri e tra le stradine.

Proseguendo dal Miradouro Santa Lucia  volevo percorrere le strade che avevo visto mentre ero sul famosissimo tram 28 e ad un certo punto rimasi senza parole.
Ritrovandomi qui.




Pur essendo un Miradouro abbastanza famoso averlo trovato così casualmente mi emozionò particolarmente.
Rimasi li un tempo che definirei indeterminato in cui avrò scattato una decina di giga di foto.
Anche qui si trova un delizioso chioschetto in cui godersi la vista in una giornata di sole magari assaggiando una dissetante limonata.
Il paesaggio notturno come vi dicevo cambia totalmente e diventa  quasi magico.



La primissima sera in giro per Lisbona invece eravamo io,lui e un amico che abitava già li.
Facemmo vari giri in centro e poi ci portò qui.



Il  miradouro di di Santa Caterina.
La vista del miradouro da sul bellissimo ponte 25 Aprile  e sul Fiume Tago.







Anche qui il solito chioschetto potrebbe diventare la vostra pausa relax e sorseggiare magari stavolta cafesinho o un  bicchiere di vinho verde.
Di giorno in genere è  tranquillo e silenzioso, il weekend nelle ore serali sarete invece travolti da turisti, profumo di cannabis e rasta che suonano jambee .Il che nel contesto ci sta pure bene.



Miradouro de Sao Pedro de Alcantara
Questo miradouro è altrettanto stupendo e offre la visione del lato opposto del  Miradouro da Graça.
Si trova al lato di Barrio Alto tra Chiado e Principe Real. Offre una splendida vista sulla piazza di Martim Moniz  e in alto il magnifico Castelo de Sao Jorge.





Miradouro Nostra senhora da Graça
Questo miradouro è da molti considerato il top.
Proprio perché pare essere il più alto dei Miradouri della città.
Per i temerari consiglio di farlo tutto a piedi e di perdersi tra le stradine per arrivarci.
Incantevole. Non vedo altri aggettivi.





Questi sono quelli che io definirei i Miradouro più belli.
Ma potrei aggiungere anche la stupenda vista che si ha da l’arco di Rua Augusta (a pagamento 2,50 euro) che si trova appunto alla fine di Rua Augusta e in Praça do Comercio







E per finire aggiungerei pure una visita al Miradouro in cima all’elevador de Santa Justa.

Poco considerato ma non è assolutamente da meno agli altri.Anzi.




Questi sono per me senza dubbio alcune delle tappe obbligatorie per chi ha in mente di visitare questa magica città.


Alla prossima ! ;)

mercoledì 9 dicembre 2015

(Cap 50)Winds of change

Sono passati alcuni mesi dal mio ultimo post.


Mesi stressanti ma che mi piace definire "intensi" e ricchi di novità'.

Dove eravamo rimasti...

Dunque tornai in Italia  lo scorso Marzo per vari motivi, lavorativi e non.

Trauma nel trauma.

Per quanto io mi stessi sforzando,cercando di creare una sorta di autoconvincimento,(di cui mi rendo conto solo adesso )in realta' cercavo di scacciare via il mio reale pensiero.
Ovvero...
No.Non faceva per me.
L'Italia non fa per me.
Almeno adesso.In futuro chissa'.

Troppo demotivante.Troppo.

Una volta che hai vissuto fuori e' difficile tornare e riadattarsi a tutti i controsensi italiani.Che sono troppi.

In maniera assurda ho impiegato meno tempo ad ambientarmi in Tanzania o in Portogallo.


Cerco sempre di trovare il lato positivo delle cose e cerco  di "andare oltre" in determinate situazioni.

Ma in questo caso era uno sforzo troppo grande.Mi metteva tristezza stare li.
Al momento l'Italia e' un paese triste.



E...

E poi arrivò una telefonata improvvisa.
Una proposta lavorativa.Un colloquio su Skype. Una partenza imminente.


In meno di 72 ore ho organizzato un trasloco e fatto un biglietto sola andata.

Detta cosi' forse può sembrare che io fossi priva di paura e perplessità'.
Ovviamente non e' andata proprio così.

Per 72 ore non ho quasi chiuso occhio e pensato a tutte le possibili variabili di questa scelta.Pro e contro.Contro e pro.Quasi a farmi scoppiare il cervello.

E' una pazzia lasciare in Italia, a 31 anni ,un lavoro quasi sicuro.
Una pazzia che nessuno fa.
Chi mi garantiva che il nuovo lavoro per quanto allettante sarebbe andato bene?Chi mi garantiva che non me ne sarei pentita per sempre?

Nessuno, purtroppo.


E allora stavolta ho ascoltato me stessa.

E ho scelto.
Quello che volevo in quel momento non era li.
Non era a Roma.Non era L'Italia.

E cosi' via...nuova avventura.E da qualche mese sono ritornata a tempo indeterminato a Lisbona.


Pentita?Per nulla.Lo rifarei altre 100  volte.

Il lavoro e' sempre nell'ambito aeronautico. E mi piace.
L'addestramento iniziale e' stato un po' tosto e quasi tutti giorni pensavo di non farcela.
Anche piu' volte nello stesso giorno,veramente.
Attimi di sconforto autodistruttivi.Al mio solito,insomma.

Un training interamente in inglese su un sistema operativo tutto nuovo e io, diciamo la verità non sono mai stata una grande amante del sistema informatico.

Piu' che altro non avevo mai lavorato con un pc davanti a me.
Una cosa e' usarlo nei momenti di svago, tutt'altra e' utilizzare un sistema operativo pieno di codici , di sigle e di roba a me assolutamente sconosciuta.

Insomma,dopo tanti sbagli e tanta ma tanta pazienza sono riuscita nell'impresa.


Vivere a Lisbona a tempo pieno si sta rivelando più bello del previsto .La città mi piace sempre di più.

E' una città vivibile. Non e' caotica come Roma,la gente e' molto più serena.Lo vedi in ogni piccolo gesto e in normali situazioni quotidiane.
Molto spesso si immagina il Portogallo come un paese povero.L'italiano medio e' convinto che sia molto più povero dell'Italia.
Ma si ricrede subito.Così com'è capitato a me.
Lo vedo dalle espressioni  di vari  amici e parenti che sono venuti a trovarci in questi mesi.
Nessuno si aspetta Lisbona cosi' bella e al contempo così moderna.

Mi piace accompagnare in giro per la città' gli amici che vengono a trovarci(tempo libero permettendo).


Mi piace poter mostrare i lati magici di questa città'.E ce ne sono davvero tanti.E la cosa buffa e' che ne scopro sempre di nuovi.E il lato bello è che non mi stanco di scoprirne.


Non ho scritto in questi mesi anche perché volevo avere materiale su cui scrivere.

In Tanzania iniziai il Blog dopo un anno dall'arrivo.Sapevo cosa raccontare perché lo avevo già vissuto e lo stavo ancora vivendo.

Non si può' pretendere di scrivere qualcosa che non si "veda".


Adesso credo di iniziare ad avere le idee più' chiare e la "chiave" adatta per portarvi alla scoperta di questa incantevole Lisboa.

Pubblico spesso immagini della città sul mio profilo Instagram tutto puo' succedere quindi se interessati seguitemi anche li (trovate il link nella home page del blog).

Ate'a proxima!






sabato 4 aprile 2015

(Cap 47)Porto.Una piacevole sorpresa.



Tutto nacque da una semplice  domanda.

Vale, cosa vorresti per il tuo compleanno ?

Una domanda che ogni anno LUI puntualmente mi chiede in preda a una sorta di panico generato da un VUOTO assoluto come lo sarebbe tutto il genere maschile davanti a una situazione taaaanto difficile.

Risposta abbastanza scontata.Almeno per me.
Tra le cose che adoro ricevere in regalo ,senza dubbio quella che ne esce vincitrice in assoluto è un viaggio.

Che sia un gitarella fuori porta, un safari o un road trip in California devo dire che indubbiamente questo è per eccellenza il regalo che più preferisco ricevere (Ma ddai?)

Il piacere che si prova andando alla scoperta di qualcosa di nuovo è impagabile.
Nessuna borsa o gioiello può competere al riguardo. 

E allora abbiamo iniziato a organizzare un viaggio direzione Porto.
Che per noi in effetti è una gita fuori porta.

Porto  (o Oporto in italiano)dista circa 300 km da Lisbona e si può raggiungere sia in bus (più economico)che treno ma anche in aereo (con tariffe talvolta più vantaggiose del treno).
Abbiamo optato per il treno e ho scoperto che se ti registri e  prenoti sul sito delle  ferrovie http://www.cp.pt/passageiros/pt  si riescono  anche a trovare sconti del 50 % sulle tariffe.

Siamo partiti intorno alle 8:30 a.m. dalla stazione di Oriente (per noi più comoda) e siamo arrivati a Porto intorno alle  1050 a.m. Un viaggio molto comodo, i treni sono puliti e silenziosi. Ma qui è una normalità.

Siamo arrivati alla stazione di Porto Campanha che non è la centrale ma è comunque ben collegata con la famosissima stazione di Sao Bento.
Chiamarla una stazione sembra quasi un insulto.
La stazione di Sao Bento risale al 1900 ed è interamente  rivestita di azulejos




Quindi ci siamo diretti verso la guesthouse che avevamo prenotato che si trova a 5 minuti a piedi da Sao Bento.
Una boutique guesthouse per l’esattezza, che abbiamo trovato davvero deliziosa.
Ci hanno accolto con caffè è biscottini e una mappa per spiegarci la città. Molto carino e molto curato, e ve lo consiglio assolutamente  http://shiadu.com/casa-dos-loios/home/ .



Posate le valigie in camera siamo andati subito alla scoperta della città.

E sotto consiglio della ragazza della guesthouse ci siamo diretti subito alla Torre dei chierici (torre dos clerigos) che è il simbolo della città di Porto.
Una vista da togliere il fiato….!








Proprio questa bellissima vista ha permesso di pianificare il percorso successivo.
Abbiamo deciso di andare diretti lungo il fiume Douro e andare alla scoperta del quartiere Ribeira ,che è il quartiere più caratteristico di Porto.





Dall’altra parte del fiume si trova Vila Nova De Gaia che non è altro che la zona dove hanno sede le grandi aziende produttrici del famoso Porto, nelle quali si possono fare anche le degustazioni.




Indubbiamente questa è una cosa da non perdere anche perché il Porto è un vino liquoroso molto dolce che piacerà proprio a tutti.
Abbiamo scoperto così che ci sono sette tipi di Porto tra cui i principali sono il Ruby e il Tawny e che la sua storia risale addirittura in epoca romana e poi riconosciuto ufficialmente nella seconda metà del 700.
Proprio per questa lunga storia  la valle del Douro ,ovvero la zona esclusiva di produzione del Vinho do Porto venne dichiarata nel 2001 Patrimonio Mondiale dell’umanità dall’Unesco.



L’indomani abbiamo proseguito il nostro giro visitando Il mercato coperto  di Bolhao .
Questo mercato è diviso in 4 sezioni: Fiori, pesce, carni e verdure. Si trovano anche dei piccoli Bar in cui è possibile fare degustazioni di formaggi e vino a prezzi decisamente abbordabili.








Poi siamo andati a vedere la famosa livraria Lello e Irmao, una antichissima libreria(originariamente  una biblioteca) che si trova in Rua das Carmelitas .
Realizzata nel 1869 ,la libreria ,che pare sia una delle più belle al mondo, è  stata di ispirazione nientepocodimenoche alla scrittrice J.K.Rowling ,famosa per la celebre serie di romanzi di Harry Potter.
Purtroppo è severamente vietato scattare foto quindi dovete “accontentarvi” della mia personale descrizione.
L’edificio è un mix tra tradizione neogotica e architettura liberty caratterizzato da  una imponente scala sinuosa, il soffitto decorato ,le pareti di legno intarsiato e lucernaio di vetri decorati.
Questa libreria ha qualcosa di assolutamente magico e non mi stupisce che J.K. Rowling ,che visse  a Porto per un periodo, ne sia rimasta affascinata.


Porto è una città piccolina, proprio per questo suggerisco di perdersi tra le sue stradine del centro storico  partendo da vie come Rua do Marcadores o Rua de Santa Catarina.
E’ pieno di negozi vintage ,uno più bello dell’altro.
E’ stata dura trattenersi e astenersi dallo shopping.







Raramente nei miei post consiglio ristoranti particolari, ma stavolta farò un’eccezione.
Questo ristorantino ,Casa mundo ,situato al numero 73 di  Rua des  Caldeireiros , angusto in apparenza è semplicemente fantastico.


E’gestito dalla cuoca, la  padrona di casa che proprio dentro casa sua ha organizzato 4 modesti tavolini e  offre alla modica cifra di 4.60 euro un pranzo completo con: zuppa , piatto principale (a scelta tra 4 opzioni), un dolce e il caffè.
Lasciando perdere la qualità del cibo che ho ritenuto ottima devo dire che è stato indubbiamente uno dei pranzi più caratteristici  fatti fin’ ora in Portogallo.Quindi 10 e lode alla Senhora per la sua attività.

Maestosa e elegante è la Cattedrale de Se  .
In stile romanico  ,presenta un chiostro gotico e pareti di azulejos bianche e azzurre.
Fuori dalla cattedrale si affaccia una stupenda vista sul fiume Douro e sul quartiere di Ribeira.


Siamo andati anche a vedere il Palacio da Bolsa ,il palazzo della Borsa ,in stile neoclassico iniziato nel 1842.
E’ uno degli edifici più importanti di Porto  ed è stato costruito dall’associazione commerciale cittadina.
Tra le sale più belle ,la Sala Araba utilizzata oggi per il ricevimento di Personalità o vertici di stato in visita.


Attenzione le visite sono guidate e a orari ben precisi,
quindi vi consiglio di consultare prima il sito   http://www.palaciodabolsa.com/

Il terzo e ultimo giorno abbiamo visitato la zona del Palacio da Musica che è un complesso di sale da concerto  realizzata nel  2001 in occasione della candidatura di Porto come Capitale Europea della Cultura  anche se i lavori non finirono in tempo e furono ultimati nel 2005.
Purtroppo anche qui le visite guidate erano solo in alcune fasce orarie e sfortunamente  per questo non siamo riusciti ad entrare.(Controllate qui gli orari http://www.casadamusica.com/)
Ma pare valga assolutamente la pena .Peccato ,sarà per la prossima volta.
Poi abbiamo passeggiato per la Rua Cedofeita e dintorni,meno turistica e piena di negozietti,bar ecc…







Ed è proprio qui che ci siamo fatti coraggio e abbiamo assaggiato la specialità di Porto, la celeberrima francesinha .
Ne avevo già sentito parlare e i racconti erano stati alquanto variegati. Chi l'ha amata e chi nn la mangerebbe proprio mai piu'.
E avevo letto il post della bravissima Chiara Santamaria in  Ma che davvero?





La francesina  di base è un panino. Un panino con tutto però. Salame ,una fettina di carne di vitello, salsiccia e wurstel. Affogato in un mare di formaggio fuso e una salsa alla birra. E questa è la versione basica. Poi c’è una versione “speciale” con pure l’uovo su.



Personalmente non l’ho gradita .E’ fatta per veri stomaci, stomaci forti. Un mix di sapori che per me sono stati  fin troppi . Ma chiaramente gusti son gusti.
Ho preferito di gran lunga il Caldo Verde,una tipica zuppa portoghese a base di cavolo e patate.




Porto è una città deliziosa e per certi aspetti mi è piaciuta molto più di Lisbona.
Ha un qualcosa di magico e dei colori unici. Non è per nulla caotica e la si visita tranquillamente a piedi, approfittandone per perdersi nelle vie, o calçadas , e scovare stradine meravigliose e incredibilmente  suggestive.
Ci ritornerò sicuramente.



Muito Obrigado  ;)