mercoledì 15 gennaio 2014

My life in Tanzanìa(Capitolo 1) -Perdere il lavoro-

Ciao a tutti,

Sono Valentina,classe 1984(30 anni tra 8 giorni) ,vivo in Tanzania,tra alti e bassi,da circa un anno.

Sono qui per raccontarvi la mia storia.

Beh è una storia molto comune,purtroppo.
O forse no.
Per fare questo però dobbiamo tornare indietro nel tempo.
Agosto 2012.

Lavoro da 7 anni per una compagnia aerea che chiameremo "X".
Faccio l'assistente di volo.
E' un bel lavoro,penso di essere stata abbastanza fortunata dal punto di vista lavorativo.
Avevo 20 anni quando venni assunta a tempo indeterminato in una azienda in via di espansione.
Ancora oggi,quando ripenso alla felicità di quei giorni seguiti a quella telefonata "....lei risulta idonea...."  ....
Avere 20 anni è tutta un' altra storia.Non voglio dire che a 30 non abbiamo la stessa carica bla bla bla.
Ma voglio dire che la felicità che hai in quegli anni,quella voglia di fare,quella ,forse pure, incoscienza con il tempo cambiano.Si trasformano in altro,per certi versi anche più bello,ma comunque differente.
Comunque sia,a 20 anni mi ritrovai a firmare un contratto a tempo indeterminato in una compagnia aerea come Assistente di Volo.C'ero riuscita.Avevo fatto centro.Ero strafelice.
Dall'euforia iniziale si passò alla "fatica" lavorativa vera e propria.Non ero più una studentessa senza orari.I miei, di orari, adesso li dettava il lavoro.
Ma non mi pesava più di tanto.
Ero contenta e andava bene così.Le mie amiche coetanee parlavano di incertezze lavorative,di infiniti esami universitari,di contratti co.co.pro ecc. io invece mi ero evitata tutto ciò,pensavo.
Andai  a vivere con delle colleghe,lasciai casa dei genitori a 21 anni.Tempi record in Italia.
Incontro pure il mio attuale ragazzo con cui nasce una storia per la prima volta senza pretese e senza paranoie reciproche.Ha qualche anno più di me.Una storia "adulta".Lavora con me e fa il pilota(che fantasia eh?).Iniziamo a vederci piano piano.Ci innamoriamo, crescendo.
Andiamo a vivere insieme dopo due anni.
Sistemiamo casa.
Colleghi che diventano amici.Tanti amici.
In 7 anni in questa azienda ho conosciuto delle persone fantastiche,persone alle quali devo tanto e se sono diventata quella che sono lo devo ad ognuno di loro.

Comunque torniamo all'agosto 2012.
Lavoriamo tanto,tantissimo.Ore fuori casa.L'azienda non va benissimo anche se nessuno espressamente mai ce lo dice.Noi però andiamo avanti con tutte le forze.Credo che quello fu il periodo in cui  l' "unione" tra colleghi  raggiunse livelli mai visti in passato.
Sapevamo.
Adesso credo così.Sapevamo che tutto ciò sarebbe presto finito.

Una sera in cui ero a casa,sul divano e guardavo un film,troppo stanca per uscire chiama una  mia collega/amica  Daniela.
Scappiamo in aeroporto.C'è qualcosa che non va.
Ma ancora non credevo.

E invece no.

La compagnia chiude.
Gli ultimi voli saranno per riportare gli aeroplani in base.
E' finita.Se acabò.It's finished.C'est terminè.
A nulla sono servite le giornata in aeroporto a manifestare.
Di punto in bianco era scomparso tutto.

Tornati a casa dopo 3 giorni di estenuanti manifestazioni di protesta posai la mia uniforme e decisi di dormire.

Pensavo e ripensavo.

"L'azienda riparte... si,si certo che riparte,mica adesso un'azienda chiude così lasciando a casa 500 persone.Poi è un'azienda importante,ha grossi fatturati.Non può chiudere.Sarà un momento."

OPPURE

"Sono disoccupata,ecco.Non so neanche il significato della parola dato che non l'ho mai vissuto, e devo sistemare il mio cv.
Subito.Non posso più stare in Italia.
Cv all'estero,da subito.Il mio inglese,cavolo l'ultimo periodo non l'ho ripreso tanto..." ecc ecc.

La moltitudine di pensieri,considerazioni di quel periodo furono senza fine.

I miei,probabilmente vista la mia perplessità, mi invitarono ad un viaggio con loro in Francia.
Un viaggio molto bello.La Bretagna è un posto meraviglioso.Ma poi tornai a casa.Ed ero punto e a capo.

Continua........









                                         Le port de Vannes,Bretagne

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