lunedì 20 gennaio 2014

My life in Tanzania(Capitolo 3) -London calling-

Rieccomi qui.

Quindi eravamo rimasti a...Londra.
Dicevo appunto che decisi di andare a Londra ufficialmente per fare un REFRESH di Inglese e ufficiosamente per allontanarmi da Catania per un po'.Mi piace la mia città.

Tanto.

Solo che è un rapporto amore-odio.Mi piace, ma non mi basta.
A Catania mi sento incompleta.Poi ,però, quando ne sono lontana,ne apprezzo le qualità.
Mi piace l'elemento climatico,ad esempio(clima mite,l'inverno è freddo ma non paragonabile alle temperature glaciali del nord Italia).Poi, mi piace il fatto che sia alla portata di tutti.Non è una città cara.Non come le già citate ,citta' del nord Italia.
Puoi divertirti e avere una vita sociale a costi inferiori.Gli affitti costano di meno.L'acquisto degli immobili è inferiore rispetto a Roma o Milano.Poi mi piace il fatto che c'è il mare,la montagna,una vita notturna simile alla Movida spagnola.
Ecco...tutte queste cose sono bellissime ma,insufficienti appunto.
La città è quasi sprovvista di mezzi pubblici,ci sono gli autobus che però spesso non hanno vie preferenziali quindi si bloccano nel traffico cittadino.Spostarsi da una parte all'altra della città ,delle volte,richiede tanto tempo ma soprattutto tanta pazienza.
Il denaro pubblico che dovrebbe servire per valorizzare la città,delle volte ,magicamente"scompare"nel nulla.(Questo però è comune ormai in molte città italiane).
C'è molta disorganizzazione.Il comune è assente.Personaggi politici FANTAMEGASCIENTIFICI pre elezioni diventano FANTASMI dopo i seggi elettorali.La lista dei problemi, purtroppo,è lunga.
Detto questo però, Catania è bellissima per le vacanze o anche come punto di partenza per girare la meravigliosa SICILIA.

Ma viverci è tutta un'altra storia.Viverci ,può essere dopo un pò scoraggiante e demotivante.Specie per un giovane con tanta voglia di fare.
Questi ,e tanti altri ancora ,sono i motivi per cui appena possibile negli ultimi 10 anni ho sempre cercato di prendermi delle PAUSE dalla mia terra viaggiando il più possibile.

Londra invece,è una città ,che in linea di massima, mi fa sentire in maniera completamente diversa.Mi da carica ed energia.Mi fa venire voglia di fare.Mi motiva e mi mette di buon umore.
In questa mia nuova "pausa" londinese si aggregarono due amiche. Decidiamo, allora, di trovare una stanza tripla per dividere le spese prima di partire.
Londra giustamente ha fatto le sue evoluzioni anche in campo immobiliare.
Ai vari giornalini di annunci che sfogliavo 10 anni fa,si trovano adesso tantissimi siti per ragazzi/studenti/lavoratori in cerca di un posto dove dormire nella capitale inglese.Devi inserire le tue richieste in un form con le caratteristiche dei flatemates(sesso,religione,età,fumatori o no,gay,amanti degli animali,vegetariani ecc.),la zona in cui vuoi cercare casa,il prezzo e chiaramente il tipo di stanza di cui hai bisogno(singola,doppia ecc).Poi il motore di ricerca ti porta a vari post che potrebbero fare al caso tuo.Selezioni quelli a te migliori e li contatti.Una figata.

Dopo varie ricerche, troviamo una ragazza che affitta stanze a casa sua con altre ragazze,ha una tripla ad un prezzo decente.Le ragazze in casa sono in 5 e con noi saremo in 8.Mi consola  il fatto che mi dica che, almeno, sono presenti due bagni in casa.
Nel frattempo a casa mia,a Catania, la situazione è un po' strana.
LUI ha fatto vari colloqui,molti dei quali andati bene.Allora abbiamo iniziato a fare tutte le considerazioni del caso,pro e contro di ogni singola destinazione.Soprattutto a livello contrattuale.

Il migliore offerente.Chi offriva il miglior contratto con i migliori benefits(casa e/o auto per esempio)sarebbe stato il vincitore.
Vietnam e Cina li abbiamo lasciati per ultimi.Prima in lista c'era invece l'Africa.

La TANZANIA.

Credo di essere rimasta interdetta per delle ore.E pure LUI.

Una società inglese apriva una nuova compagnia aerea in Tanzania.

La Tanzania confina con Kenya,Uganda,Ruanda,Repubblica democratica del Congo,Burundi,Zambia,Malawi e Mozambico.

La Tanzania è 3 volte l'Italia.

La Tanzania è in Africa Orientale.

La Tanzania è un'altro mondo.

Credo di aver passato ore ,a seguito di questo ipotetico trasferimento ,sul web a cercare tutte le possibili notizie che riguardassero la Tanzania.
La Tanzania, per me fino ad allora era povertà,miseria,parchi naturali,animali,malaria,AIDS,e Zanzibar.

STOP.

Non sapevo nulla.

Credo davvero che queste fossero proprio le prime cose venutemi in mente a seguito della parola TANZANIA.

Emozioni contrastanti erano presenti in quei giorni.
Non dovevo trasferirmi in Spagna,Germania o Francia.

Ma in Africa.

Cioè un altro continente,un altro mondo.
Un numero infinito di domande assalivano la mia testa.

Primo su tutti.Che cazzo faccio io in Tanzania.

Cioè si,LUI va in Tanzania per lavorare.Ma io non posso mica star li senza far nulla.Ovviamente è fuori discussione.

Ma non è questo il punto.Il punto è ci sarà un lavoro per me?Troverò un lavoro?

 La prima informazione che cerco di recuperare è se la compagnia, dove lui verrà assunto ,cerca assistenti di volo.
Ovvio, no?
No, la compagnia non assume assistenti di volo se non le Tanzaniane.Alcune assistenti di volo, inglesi ,che lavorano in altre compagnie della società  verranno,invece, per un breve periodo per curare lo start up (l'apertura della società).Stop.

Ecco...fino a che non c'era ancora una destinazione finale ed era tutto un grande punto interrogativo, paradossalmente,mi sentivo meglio.
Adesso invece il nome della mia nuova città c'era.
Ed era Dar es Salaam.
In TANZANIA.
Chiaramente se  miei dubbi erano mille, le persone che mi circondavano me ne facevano avere duemila.

-"Sei sicura?In Africa c'è la malaria"
-"Sei sicura?Mica li troverai lavoro."
-"Sei sicura?Li la gente muore di fame e non ci sono le strade."
-"Sei sicura?In Tanzania non amano i bianchi,può essere pericoloso per te."

Le domande e le osservazioni di quel tipo furono l'argomento principale di quel periodo.Chiunque vedessi mi faceva quelle domande e raccontava ciò che sapeva sulla Tanzania(spesso racconti di racconti).
La maggior parte,però,erano domande fatte da persone che, in realtà, erano seriamente preoccupate per me,soprattutto la famiglia.Che ci può anche stare.
Ma non mi facevano bene.Principalmente per il fatto che, in realtà ,quelle domande me le facevo anche io.E non sempre trovavo delle risposte.
Stavo diventando insofferente a questa situazione.
Allontanarmi fu una decisione giusta.
Se non rilasso la mente non troverò mai una soluzione,pensavo.
Che poi la soluzione io già l'avevo.
Era trasferirmi in Tanzania e trovare lavoro.Facile no?Che potesse essere come assistente di volo  iniziavo ad averne seri dubbi.Ma, in fondo ,mica esisteva solo quello come lavoro.Mi piace ,ma, mi piacerebbe fare anche altro.Qualcosa di nuovo.Voglio mettermi in gioco.

Le mie paure erano date,anche, dal fatto che mi mancavano alcuni esami alla laurea e quindi all'atto pratico il "foglio di carta" ancora non c'era.

All'età di 19 anni l'università che avevo scelto mi annoiava tantissimo.
Per questo iniziai a mandare curriculum vitae nelle compagnie aeree.Sentivo che l'università,in quel periodo, era solo una perdita di tempo.Poi, anni dopo,nel 2010,a 27 anni, mi resi conto che mi mancava qualcosa.
Mi mancava l'università.

Allora decisi che sarei diventata una studentessa-lavoratrice.Avrei studiato nei ritagli di tempo,tra un volo e un'altro.
Scelsi la facoltà di Scienze per la comunicazione internazionale.
Lingue,mass media communication,giornalismo e marketing tra le materie principali.Erano ,chiaramente ,un pò più lenta rispetto ai miei pari-corso ma non avevo "scadenze".L'università me la pagavo io e io ero l'unica responsabile dell'andamento dei miei esami.E andò bene,nel senso che considerato il lavoro full time, riuscivo a presentarmi alle sessioni di esami.In più mi piaceva pure,ero motivata,non era come 10 anni prima.Stavolta erocuoriosa e avevo voglia di imparare.Non avevo tempo da perdere.

Quindi non mi ero ancora laureata.E questo, in quel momento ,non mi aiutava.
Finché ero una assistente di volo che nei ritagli di tempo preparava esami mi andava bene.
Adesso ,a 29 anni e disoccupata, era tutta un'altra storia.
Chi vuole una ragazza di 29 anni senza laurea oggi?Senti di amici,conoscenti con lauree e master che fanno i commessi nei centri commerciali o lavorano nei call center a 800 euro al mese.

In quel periodo mi piaceva tanto andare a correre.Iniziai ad andare a correre già qualche mese prima,e dopo la chiusura della compagnia, aumentai le mie sessioni settimanali.Correre mi dava quel momento di pace di cui avevo bisogno.Prendevo il mio Ipod shuffle,le mie scarpe da running e stavo per un'oretta a riflettere ma senza tormentarmi come a casa.Lo sport aiuta tanto.Specialmente se passi un periodo difficile.Aiuta a rilassare la tensione e a sfogare i tuoi nervi e la tua rabbia.Mentre correvo,cercavo di pensare a come potevo rimettere in sesto quello che era il complicatissimo puzzle della mia vita e come avrei incastrato i pezzi nel verso giusto.Tutto stava nel trovare il primo pezzo,pensavo.

Partii per Londra.
La casa era in quartiere residenziale.Non era sicuramente Chelsea ma era carino.Bounds Green.
Era un quartiere inglese dove abitavano stranamente inglesi.Vicino casa c'era la Tube Station,c'era un supermercato,vari negozi,dal fruttivendolo al barbiere,dal pizzaiolo turco al pub del quartiere e mi piaceva perché era come se fosse un "paese" nella città.Con la metro raggiungevi il centro in 20 minuti.Con l'autobus ci mettevi un'ora ma per la stragrande maggioranza delle volte usavamo la tube.

Arrivammo due giorni prima l'inizio delle lezioni.
In quei due giorni,andammo con le ragazze a fare le turiste per la città.
Piacevole distrazione.Per loro era la prima volta.Non voglio fare la presuntuosa ma ci sono stata talmente tante volte che a Londra mi muovo bene quasi come fosse la mia città natale.Mi piace andare,prendere strade diverse,prendere  le scorciatoie.Mi piacciono degli scorci che ho visto e rivisto e rivedrei altre mille volte.Amo il quartiere di Soho,mi piace perdermi nelle sue stradine e ritrovarmi a Piccadilly Circus.Mi piace Shaftesbury Avenue che ti porta dritto a Leicester Square.Mi piace Oxford Street,mi piace farla tutta fino ad Hyde park,a Marble Arch.
Mi piace guardare la gente che passeggia per Oxford Street.In questa via sembra che la parola"razzismo"non sia mai esistita.Indiani,italiani,tedeschi,inglesi,africani,americani,arabi cinesi e giapponesi camminano in una unica via pacificamente, gli uni accanto agli altri.Probabilmente,per chi,vive in una grande città è scontato.Chi come me,invece, viene da una cittadina "normale",tutto ciò appare stupendo.Specialmente quando di anni ne hai 18,ma,ancora oggi, girare per le vie di Londra mi dava un piacere immenso.

Forse aveva ragione Samuel Johnson.
"Chi è stanco di Londra è stanco della vita"


Iniziammo la scuola il lunedì successivo...

Continua.....


Shaftesbury avenue


To Greenwich via Thames
                 

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