sabato 18 gennaio 2014

My life in Tanzania (Capitolo 2) -E adesso che si fa?-

Rieccomi qui...

Pensavo e ripensavo all'idea del blog.
Ho preferito non condividerlo su Facebook.Preferisco che venga "trovato".
Facebook è una grande invenzione,diciamoci la verità.Ma,sinceramente mi ha stufato l'atteggiamento che si ha nei confronti di Facebook.Esempio.Non so se vi è capitato, ma delle volte incontri un amico che magari non vedi da tempo e  il  "Come stai è un pezzo che non ti vedo.." viene sostituito da "Ho visto su Facebook che.."
Si perde quasi l'interesse di chiedere e di conseguenza di raccontare.E' quello che mi più mi fa pensare che tutto ciò,inevitabilmente,cambia la nostra società e il nostro modo di relazionarci.
Ma è un argomento troppo vasto ,su cui possiamo stare ore a parlare.Questa volta preferirei continuare a raccontare la mia storia.
Eravamo rimasti a ....

Torno dalla Bretagna,viaggio con i miei.Stupendo.

Vi chiederete perchè un viaggio,forse banale con i genitori ,possa apparire addirittura stupendo.
Beh,partiamo dal fatto che non facevo una vacanza ad agosto da circa  8 anni.Un assistente di volo non prende mai le ferie ad agosto,semplicemente perchè è un periodo di punta,busy, e non sono quasi mai accettate le richieste di ferie.Per la prima volta dopo tanto tempo facevo una cosa che tutti fanno normalmente,ovvero partire ad agosto per andare in vacanza.
Ma cosa più importante era che non andavo in vacanza con i miei da praticamente 8 anni in quanto,con la loro attività, vanno in ferie quando i loro clienti vanno in ferie,ovvero ad agosto.Quindi non possono assolutamente permettersi variazioni di programma.
Inoltre,ecco... io avevo 28 anni,mio fratello 18,mio padre 50, mia madre 47.Siamo finalmente adulti tutti e quattro.Non siamo più la famiglia con i pargoli,con le soste, con le cose che si fanno quando ci sono "nani" in mezzo.Siamo adulti e possiamo divertirci come ci pare.Dicevo quindi,vacanza stupenda ma...


Poi si tornai a casa.

E la realtà si presentò così come l'avevo lasciata.
In fondo,in una piccola parte di me c'era la speranza che tornata a casa avrei trovato l'azienda riaperta,anzi addirittura pensavo pure che mi avrebbero cercata in vacanza per dirmi che non sapevano come coprire i turni e che mi chiedevano la cortesia di tornare rapidamente(accadeva di rado,ma poteva capitare).
Non avvenne nulla di tutto ciò.
Torno a casa e invece trovo
LUI sommerso da carte,documenti,stampanti,pc e cavi vari.
Era a casa con alcuni colleghi e stavano inviando curriculum.

Ovunque.
Si,ovunque.La crisi,che da anni affliggeva il mondo del lavoro,non aveva risparmiato il settore aeronautico.Sapevamo, dal momento in cui capivamo che le cose andavano male ,che saremmo dovuti andar via.Inconsciamente ho fatto anche tutto in modo tale che, "SE" fosse accaduto,sarei stata pronta a ricominciare daccapo.
Per esempio ,dopo varie e varie riflessioni, non ho comprato casa.
Che era pure  una cosa normale per una ragazza di 26-27  anni,con un contratto a tempo indeterminato,con uno stipendio superiore alla media e senza carichi familiari.
Invece no,gli stipendi ritardavano di 3-4-5 settimane e avevo il terrore che se avesse chiuso la bottega sarei rimasta con questo groppone chiamato mutuo sulla testa.
Forse ho fatto bene,forse no.Il tempo lo dirà.
Comunque sia,tornata a casa trovai il mio compagno e alcuni colleghi presi dall'invio dei Curriculum vitae...
Allora mi metto pure io seduta al pc e inizio a scrivere un cv.

Non scrivo un cv da 8 anni.

Neanche mi ricordo come si fa.Allora dopo varie ricerche su internet capisco che il modello europeo è sempre in voga ma ormai...TA TA TA...ci vuole pure una "COVER LETTER", una lettera di presentazione.Che è richiesta in pratica anche per fare panini al Mc Donald.

Seduti a tavolino io e LUI arriviamo al momento in cui dobbiamo capire seriamente cosa fare.
Io a Catania non ci resto.Ne approfitto,in fondo ho sempre voluto andarmene.

E' forse questo quello che ho sempre voluto, o no?O forse era quello che volevo quando di anni ne avevo 20 ma...non importa.La vita va presa così,mica si può sempre scegliere,no?Le richieste di piloti al momento sono in Cina,Vietnam,Africa.Nessuna in Europa. 

Allora prendiamo la decisione che visto che la sua posizione è più difficile da ricollocare(più restrizioni, in quanto devi essere abilitato a un certo tipo di aeroplano,avere determinate licenze ecc) il primo a mandare cv sarà LUI e io mi organizzerò in un secondo momento.

Bisogna fare una scelta.Non è che lui può essere assunto in una compagnia con base TAIPEI e io in un'altra con base REYKJAVIK

Non è proprio possibile.Abbiamo scelto di essere una famiglia(piccola,senza contratto scritto) ma pur sempre lo siamo.

Nonostante ciò,ovviamente,le mie riflessioni non si placavano.Anzi.Passavo i giorni a pensare a quale poteva essere il prossimo step,il prossimo passo da fare per ricominciare daccapo.Di quel periodo ricordo proprio le ore passate a riflettere,a valutare,a osservare.

Guardavo un Italia in decadenza(era anche il periodo dell'ILVA).Non so se, adesso io osservavo tutto con occhi diversi o l'Italia era proprio peggiorata.Un clima di malessere,di nervosismo e rabbia attraversava la nostra penisola.Anche nelle zone settentrionali,dove da sempre la possibilità di impiego è stata superiore rispetto al meridione,si parla di disoccupazione a livelli mai visti in passato.

Decido poco dopo che, il prossimo mio step,frattanto che LUI faccia i suoi assessments (colloqui),sarà quello di migliorare il mio inglese.Visto che probabilmente diventerà il mio nuovo ,vero,mezzo di comunicazione.

L'inglese è una lingua che mi è sempre piaciuta e ne sono, da sempre, profondamente affascinata.Ho studiato in un liceo linguistico,ho scelto una facoltà universitaria di lingue,ho fatto un lavoro in cui le lingue erano uno strumento per accedervi e di principale comunicazione.

Attenzione,con ciò non voglio dire che sono brava.Anzi più il tempo passa e più mi rendo conto che non finirò mai.

Non c'è un punto di arrivo con le lingue,semmai un punto di partenza.

L'inglese, principalmente mi affascina perchè è una lingua semplice,è una lingua alla portata di tutti.E' una lingua che permette al mondo intero di comunicare.La lingua della globalizzazione(anche se il cinese credo ci stia arrivando parecchio vicino).Un quotidiano inglese è alla portata di tutti i livelli culturali.Un quotidiano italiano invece ha un linguaggio più complesso,una sintassi più ricercata e necessità che il lettore abbia un certo tipo di background scolastico.Viste tutte queste considerazioni ,allora, pensai che volevo fare qualcosa di utile ma ,anche,che mi facesse bene.Se c'è una cosa che mi fa bene,quasi sempre, è Londra.C'è chi la ama,c'è chi la odia.                                                                              

 "Troppo caotica,tempo orribile,si mangia male..."                                                                  

Non è sbagliato neanche questo.Ma Londra è anche la Tate Gallery,il British Museum,Hyde Park,Regent's Park,Holland Park,Oxford street,i musical,il Tamigi,i pub,la tube,i double decker e tanto tanto altro.                                                                                                     Samuel Johnson disse "Chi è stanco di Londra è stanco della vita..." 

 Londra mi mette una carica assurda.                                                            A Londra puoi essere chi vuoi.A Londra tutto è possibile.Mi rendo conto di avere una visione un pò eccessiva.

Dovete sapere che, LONDRA, è stata la mia prima vacanza,da sola, quando avevo 18 anni.

In realtà non è stata una vacanza.Sono rimasta qualche mese lavorando come Nanny presso una famiglia nell'Essex(40 min. di metro da Londra).
I primi giorni alla ricerca del lavoro ero sola,e non dimenticherò mai l'emozione che provavo mentre camminavo e scoprivo questa città assurda,tanto lontana e diversa dalla mia provinciale Catania.
Allora decisi che Londra sarebbe stato il posto perfetto per un mesetto almeno.Mi serviva pensare,e allontanarmi per un pò.
Con la scusa avrei preso un nuovo attestato di lingua,che fanno sempre comodo.
Era chiaramente un pretesto.Avevo voglia di staccare.Di stare un pò sola.
E allora così...si torna a LONDRA...


CONTINUA...


                                       COVENT GARDEN

Nessun commento :

Posta un commento