lunedì 29 dicembre 2014

(Cap 44 ) Yes,we can!

Oggi vorrei parlare di un argomento diverso dal solito.

Un tema che volevo affrontare da un po’ di tempo.

Non riguarda  viaggi , luoghi o trasferimenti.
Ma si tratta di un evento che ha cambiato la mia vita. O almeno così mi piace pensare.

Smettere di fumare.

Dunque.

La prima sigaretta l’ho accesa a 14 anni. Nel modo più idiota in cui si può iniziare. A scuola ,nei bagni alla fine del primo anno al liceo.

Classico.

Fumare era da fighi e io non volevo essere da meno.
Crescendo non ho smesso ma anzi ho iniziato ,come tutti i fumatori , ad associare la sigaretta a dei momenti.

 La siga e il caffè. La siga e la telefonata. La siga e la pausa studio. La siga quando bevi con gli amici. La siga quando sei incazzata nera .La siga mentre litighi con qualcuno. O la siga mentre sei felice e rilassata.

Quasi ogni momento particolare veniva accompagnato da una sigaretta.

Non sono mai stata una  tipa da un pacco al giorno (anche se  alcuni particolari periodi della mia vita  credo di esserci andata molto vicino), mi limitavo in genere a una decina di sigaretta al dì. Più o meno.

Provavo un vero e proprio benessere ad accendere una sigaretta.
Si.
Era un benessere mentale. Io con quella sigaretta tra le mani mi davo forza, riflettevo o semplicemente mi rilassavo.


In genere mi sentivo infastidita dai “non fumatori”. Quelli che si mettevano li accanto a dirti che fa male, ti viene un tumore, ti invecchia la pelle ecc. ecc.
Mai ascoltati davvero. Li trovavo terribilmente noiosi e logorroici delle volte.
Pesanti.
Pensassero ai loro di problemi, mi dicevo.

Finita  la maturità iniziai  subito a lavorare e a studiare.
E il lavoro da Assistente di Volo non mi aiutò a ridurre. Le lunghe ore passate senza poter accendere una sigaretta  non facevano altro che farmi venir voglia di accenderne una appena atterrata.
Insomma faceva parte di me. E mi piaceva che lo fosse. Non volevo smettere e mi andava bene così.

Quando poi però persi il lavoro penso di essere arrivata molto vicino al famoso pacco al giorno.
Fumare mi faceva schiarire le idee mentre cercavo di trovare soluzione alle 8000 problematiche che avevo davanti.

Però in maniera paradossale quel periodo fu in quello in cui mi si accese la “scintilla”.
Innanzitutto il mio mondo era cambiato. All’improvviso.
Le mie abitudini erano cambiate .
Non lavoravo. Non ero sempre perennemente di corsa. E questo permise per la prima volta dopo anni di avere TEMPO.

 Una cosa preziosissima.

Mi sono di botto trovata ad avere TEMPO per me.

E quello fu anche il periodo in cui misi tutto in discussione. Tutto il mio universo veniva messo in discussione da me stessa.
Dal lavoro che non sapevo se voler più continuare a fare, all’università che dovevo terminare, al trasferimento in Tanzania e a tutto il resto.
Il numero delle sigarette era aumentato e iniziavo a non esserne affatto contenta.

Per la prima volta cominciavo a prendere in considerazione l’idea di smettere di fumare ma la vedevo come una cosa irraggiungibile. Troppo difficile.

Nel frattempo partii per la Tanzania definitivamente.

E li avvenne tutto.

Alcuni eventi hanno permesso di abbandonare per sempre la sigaretta:

1-Un amico che viveva nel nostro stesso residence a Dar mi parlò della sigaretta elettronica e mi invitò a provarla.
Me  ne regalò una. E per qualche giorno provai a ridurre il numero delle sigarette. E ci riuscii. Era un primo passo. (Grazie Roberto U.!)

2-Poi, presa da un attimo di felicità acquistai l’ebook “E’ facile smettere di fumare se sai come farlo” e lo lessi tutto in  meno di due giorni.
 Libro che ,credo, abbiano letto quasi tutti i fumatori. La maggior parte con pessimi risultati. O perlomeno sapevo che la lettura del libro facesse il suo effetto ma solo per poco tempo, poi quasi tutti ritornavano ad accendersi una siga ed erano punto e a capo.

3-La mia collega fumava dentro l’ufficio come una turca. Una dietro l’altra ed era fastidiosissimo. Non si poteva respirare dalla nebbia e mi fece passare drasticamente la voglia di accendermi una sigaretta.

4- Il capo ,un signore distinto e per niente provolone ,mi guardò un giorno mentre fumavo e mi disse che con una sigaretta in mano perdevo il 50 %della mia bellezza e sembravo più vecchia.

5- Avevo cambiato la mia vita. Tutto intorno a me era cambiato. Non c’erano abitudini, tutto era nuovo.

6-Semplicemente,forse era arrivato il mio momento.

Smisi di fumare dopo qualche giorno .In maniera naturale.
Senza traumi e senza drammi.

L’ho voluto io. Nessuno mi parlò di cancro o di possibili ed eventuali malattie. Iniziai a fare considerazioni e riflessioni al riguardo.

Davvero per me era così importante? E davvero io mi sentivo così debole da non potercela fare?
Mi sottovalutavo così tanto? Come sarebbe la mia vita senza sigaretta?

Mi feci queste domande ma per pochissimi giorni. Non ci sprecai troppo tempo. Mi resi subito conto che non ne valeva neanche la pena stare li a farsi domande o a pensare ai se e ai ma della mia vita da fumatrice. Decisi che quella vita meritava una fine dignitosa ma senza piagnistei. 

E così fu.

E la cosa assurda è che smisi di fumare in uno stato ,la Tanzania, dove un pacco di  Marlboro Light costava 1,50 euro. Paradosso dei paradossi.

Prima di cantare vittoria feci passare  un paio di mesi.
Adesso sono passati quasi due anni. In questi anni ci sono state pochissimi episodi in cui ho acceso una sigaretta .Si è successo (circa 2-3 volte) ma non solo non mi è piaciuto, mi ha dato anche un senso di disgusto. E puzza. E schifo. Nulla di quel “piacevole benessere” che avevo provato per tanti anni.
E ancora mi chiedo come facevo a considerarlo tale.

Ecco.Tutti i non fumatori stanno li a dirti quanto fumare faccia male. Il cancro .La pelle. I soldi. Bla Bla Bla.

Ma nessuno mai ti dice quanto sia semplicemente BELLO non fumare

Nessuno mai vi dice questo.

Vi giuro è una cosa stupenda non essere dipendenti dalla sigaretta. E’ difficile da spiegare. E non c’entrano ne’ il cancro ne’ tutte le altre menate sorbiteci dai non fumatori per anni e anni. Vi giuro.

Il non potersi accendere una sigaretta è bello.
E’ bello andare in pausa e NON accendersi una sigaretta.
E’ bello fare un esame e dopo NON accendersi una sigaretta.
E’ bello prendere un caffè e NON  accendersi una sigaretta.
E’ bello bere un drink o una birra e NON accendersi una sigaretta.
E’ pure bello litigare con qualcuno e NON accendersi una sigaretta (che non è altro che un momento di debolezza di fronte a chi ci sta parlando).

E l’elenco credetemi è infinito.

Ah quasi dimenticavo.
Ho risparmiato circa 1000 euro l’anno. Che in due anni sono 2000 euro.

I miei vestiti non puzzano più di sigaretta. Neanche i miei capelli. L’unghia del mio indice destro non è più gialla. Non  mi dispero e ho sonni tranquilli se la mattina non ho “la siga della mattina”. Non mi dispero se si è rotta l’ultima sigaretta e non ho modo di averne altre.

Non è più un problema.

Sono libera.

Ed essere liberi, da una qualsiasi schiavitù, è la cosa più bella del mondo.