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giovedì 27 settembre 2018

(cap 60)Il magico mondo dei consigli non richiesti 2.Sei mesi dopo.


Ciao a tutti.

E’ passato qualche mese dal mio ultimo post.

Nel frattempo però sono successe un paio di cose.

Il 9 Marzo 2018 alle 19:30 circa è arrivato un piccolo esserino chiamato Leonardo che ha monopolizzato le nostre giornate.

Più che monopolizzato direi riempito. Ecco. Se le giornate prima per noi duravano 24 ore con un neonato inspiegabilmente arrivano a circa 8 ,o almeno questo è l’effetto che crea. Sembra tutto accelerato. Ti svegli la mattina e dopo un periodo che a te sembra brevissimo ti accorgi che sono le 20.

Essere madre è una cosa figa. Non lo sapevo. Non me lo immaginavo esattamente così. Non che mi aspettassi chissà che, semplicemente cercavo di non avere aspettative pazzesche.
Forse è stato quello ,o forse no. Ad ogni modo non avrei pensato di passare la stragrande maggioranza delle mie giornate a ridere ,questo non me lo aveva detto nessuno. Chissà perché. La maggior parte delle cose che avevo sentito erano quasi sempre negative(vedi post precedente).
Invece essere mamma è essere un po’ come una Rock star, qualcuno stravede per te e ti guarda continuamente con occhi adoranti.

Leonardo è un bambino molto sereno ,un gran dormiglione e che ama stare fuori casa.
Praticamente  m’ è stato dato a mia immagine e somiglianza .
E’ vero anche che sono stata molto fortunata, non ci sono state complicanze di nessun tipo e sia io che lui siamo stati e stiamo bene. Questo chiaramente è l’essenziale.

Ma arriviamo al dunque.

Il post precedente “Nel magico mondo dei consigli non richiesti” è stato molto letto, ancora adesso a distanza di mesi ci sono tante visualizzazioni.

E allora eccoci qui con il sequel “Il magico mondo dei consigli non richiesti .6 mesi dopo”.( clicca qui per leggere il post precedente)


1)Non dormirai mai più.
Come già accennato, Leonardo è un dormiglione, fatto proprio a immagine e somiglianza dei genitori, entrambi accaniti fan delle cosidette “panzate di sonno”.
Quindi “Non dormirai mai più” è stata la prima grande ca**ata.
A me è capitato l’esatto opposto.
Leonardo dormiva come un ghiro, pure troppo .
Si “dimenticava” di mangiare  e per alcune notti mi sono dovuta puntare la sveglia per svegliarlo a sua volta e ricordargli di fare una poppata. Tremendo. Per tutti e 3.
Per fortuna è durato poco.
Semmai posso dire che la qualità del sonno cambia, quello si. Prima per svegliarmi alle  4 del mattino per andare a lavoro dovevo mettere 3 sveglie. Adesso con un suono ben definito  come“nghe” sono pronta sull’attenti manco stessi facendo l’alzabandiera al militare.


2)Non viaggerai mai più.
Questa mi fa ancora tanto ridere.
Abbiamo richiesto il passaporto 1 mese dopo la nascita di Leonardo al consolato di Porto.
Arrivato appena  in tempo per il primo volo in cui il piccolo viaggiatore aveva 2 mesi e mezzo.
Primo volo in cui mamma e papà erano felicissimi ed emozionati e lui si è fatto ben 3 ore di sonno, con qualche pausa poppata. Insomma non sembrava particolarmente interessato.
In questi primi 6 mesi siamo partiti tante volte ,per svariati motivi.
Si viaggia perfettamente con un neonato, ci sono solo degli accorgimenti da seguire ma nulla di che. Mi piacerebbe approfondire questo aspetto in un prossimo post.


3)Non metterai mai più i tacchi.
Questa ancora non l’ho capita. Semmai gli ultimi mesi di gravidanza sono un po’ fastidiosi e talvolta impossibili da indossare(le caviglie non hanno proprio la tua solita forma)ma dopo non capisco dove sia il problema.


4)Le tragedie epiche

La mia gravidanza è stata molto serena, non ho avuto nessun disturbo particolare.
Nessuna delle tragedie che mi erano state predette sono successe.
E’ verissimo che con un neonato hai poco tempo a disposizione (doccia e shampoo in 10 minuti manco se alla fine ci fosse un premio alla fine)ma basta semplicemente organizzarsi.

Non nego che il lavoro da navigante mi ha aiutato tantissimo.
Per me era “normale” avere orari “non normali” e avere ,diciamo, una vita poco ordinaria.
Alzarsi alle 4 del mattino e in  20 minuti essere lavata, truccata e pronta per andare è quasi peggio di svegliarsi per un neonato. Quanto meno puoi  restare in pigiama e a letto. E dentro casa tua.

Per quanto riguarda il resto.
La palestra ?Io e Lui facciamo a turno, non è sempre facilmente gestibile con i suoi orari (del papà, non del bambino ) ma in qualche modo ci si incastra.
E’ molto importante riprendere l’attività fisica dopo un parto(quando chiaramente il medico da il via libera a farla).
Un pilates specifico aiuta il ripristino della tonicità del pavimento pelvico e della muscolatura addominale.
 Era stato a suggerirmelo il mio ginecologo.
Una attività di questo tipo permette non sono di rimettersi in forma ma aiuta anche molto a livello psicologico. Prendersi cura di se stessi in un post parto è essenziale per una mamma e conseguentemente per tutta la famiglia.

5)Il parto.
Ecco se c’è una cosa che posso confermare è che assolutamente inutile raccontare storie di parto(e alcune entrano proprio nello specifico) alle donne in gravidanza.
Serve a creare false aspettative o a terrorizzarle inutilmente.
Ogni parto è a se ed è assolutamente impossibile prevedere. Meglio non pensarci, tanto in un modo o nell’altro si fa.
Il mio parto è andato abbastanza bene. Ovviamente lo dico adesso.
Sono stata serena all’idea di partorire per  9 mesi, eccetto i 15 minuti prima di entrare in sala parto.
Ho avuto PAURA. No, peggio. Non lo so.
So solo che ho fatto ridere tutti perché continuavo a dire “Io NON posso partorire, non sono capace”.
Ed ero stata 9 mesi a dire al ginecologo che avrei tanto desiderato un parto naturale.
Forse erano gli ormoni.
Fatto sta che in sala parto gli dissi che ci avevo ripensato. E che forse non era il caso, in quanto io non ero capace a fare una cosa simile.
Ho fatto ridere tutta l’equipe medica portoghese.
Nel delirio LUI mi racconta che ad un certo punto ho iniziato a parlare in INGLESE.Oltre che in Portoghese chiaramente.
Insomma a parte questo teatrino è andata bene ,se po’ fa.
Con una bella epidurale è anche meglio.




6)Sei magra, sei grassa.
I commenti fuori luogo sono estesi pure al post parto.

Probabilmente il mondo di fashion blogger che dopo 7 giorni dal parto rientra perfettamente nella sua taglia devia il cervello alle persone. Non vedo altra spiegazione.
 Per le donne normali è un’altra storia.

Ci vuole del tempo, ci vuole pazienza e si ritorna al peso inziale. Per altro in allattamento non puoi manco fare una dieta ferrea perché è proprio il momento in cui più devi mangiare healthy e bilanciato e non puoi stare a "stecchetto".

Ho ricevuto commenti “Ma come sei magra ,pure troppo “ a “Non sei tornata come prima” nello stesso giorno, da persone diverse. A pochi mesi dal parto.

Sono ritornata nella mia taglia in maniera graduale e senza ansia e a me va bene cosi.

Come sappiamo molte persone non sono così intelligenti da tenere la bocca chiusa, ma noi lo sappiamo e ce ne freghiamo.

7)Allattamento.
Questo consiglio non richiesto appare magicamente al momento dell’espulsione del feto.
Nelle successive 72 ore ho ricevuto svariati consigli sull’allattamento.
Se allatti sei un co**ione, se non allatti sei co**ione.
In parole povere qualunque sia la tua situazione qualcuno sarà li pronto a dirti che non va bene, che lei aveva fatto in altro modo.
E sti ca**i dove li mettiamo?

A poche ore dal parto ho ricevuto pure telefonate per suggerirmi di NON allattare al seno perché le mie tette non sarebbero mai più state le stesse e le avrei rovinate per sempre a livello estetico e altre per dirmi che se non allatti al seno non sei una vera madre e non sei una che si sacrifica.

Le cattiverie che ho sentito in questo specifico ambito sono state di ogni tipo.
Un altro caro consiglio è NON DARE CONSIGLI su questo argomento a meno che non esplicitamente richiesto.

Purtroppo c’è ancora molta disinformazione e per fortuna ci sono persone professionali specifiche per l’allattamento le uniche in grado di dare davvero sostegno alle madri in questo delicato momento.

Se io avessi ascoltato tutte i vari consigli non richiesti, forse non avrei mai allattato. Chissà.
Ma è una esperienza troppo bella per non farla, ne vale la pena. Sempre.


8 )E dopo come farai?


Ancora adesso a distanza di mesi qualcuno mi chiede “e dopo come farai?”.
Quasi sempre italiani.
E prima che me lo chiediate, sia dal sud che dal nord. E pure gente giovane, che uno immagini un po’ più open minded di nonno Peppino. E invece no.

Le due cose non posso stare insieme evidentemente ancora nel 2018.
O sei mamma o lavori.

Io amo follemente il mio lavoro e amo  follemente essere mamma. Sono due lati di una stessa persona, l’uno non esclude l’altro. Accettatelo nel 2018.
 N.B. E comunque a LUI continuano a non chiederlo.
MAI.



9)Partorirai in Portogallo?

Ebbene si,è successo. Ho partorito in Portogallo.
E sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Sia di un corso pre-parto di ben 20 lezioni (con tanto di test finale) per entrambi i genitori completamente gratuito, sia per il supporto post parto e allattamento (anche questo completamente gratuito).
Le mie amiche in Italia non mi raccontano situazioni analoghe.
Il parto vero e proprio è stato in una struttura differente, un grande ospedale privato grazie anche all’assicurazione sanitaria. Anche in questo caso, sebbene quasi ovvio in quanto struttura privata, mi sono trovata benissimo.
Partotire in Portogallo ha fatto si di non essere bombardati di amici e famiglia a tutte le ore ,che per carità sempre benvenuti ma proprio in quei momenti è meglio star soli.Decisamente.



Con questo concludo ma in realtà ce ne sarebbero ancora tanti altri…
Alla prossima. J